I gatti mettono d’accordo tutto il Consiglio Comunale

La data della posa della prima pietra del nuovo Gattile non c’è ancora ma, ieri sera, nell’ambito dell’ultimo Consiglio Comunale di questa consiliatura, è stata approvata all’unanimità - i gatti, si sa, mettono tutti d’accordo - la concessione, a titolo gratuito, all’Unione delle Terre d’Argine del diritto di superficie, del terreno comunale di via Ivano Martinelli a Fossoli, per la realizzazione della nuova struttura. “Questo è il primo atto ufficiale con cui, di fatto, mettiamo le basi per la costruzione - finalmente, aggiungo io - del Gattile” ha sottolineato l’assessore ai lavori pubblici, Paolo Malvezzi.

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La data della posa della prima pietra del nuovo Gattile non c’è ancora ma, ieri sera, nell’ambito dell’ultimo Consiglio Comunale di questa consiliatura, è stata approvata all’unanimità – i gatti, si sa, mettono tutti d’accordo – la concessione, a titolo gratuito, all’Unione delle Terre d’Argine del diritto di superficie, del terreno comunale di via Ivano Martinelli a Fossoli, per la realizzazione della nuova struttura. “Un’area di 3.600 metri quadri” ha specificato l’ingegner Norberto Carboni.

“Questo è il primo atto ufficiale con cui, di fatto, mettiamo le basi per la costruzione – finalmente, aggiungo io – del Gattile” ha sottolineato l’assessore ai lavori pubblici, Paolo Malvezzi. L’approvazione della delibera infatti, aggiunge Carboni, consentirà di “portare avanti la progettazione” di un’opera resa possibile anche grazie all’eredità di 360mila euro lasciata della signora Virginia Lorenzini, scomparsa nel 2014, e che la Fondazione che porta il suo nome ha donato all’Unione. 

Risorse del tutto insufficienti a coprire il costo di realizzazione del nuovo Gattile la cui spesa sfiora oggi, anche a fronte dei forti rincari delle materie prime, i 900mila euro garantiti con ulteriori fondi messi a disposizione dalla Fondazione Lorenzini (240mila euro) e dall’Amministrazione pubblica (250mila euro). “Le tempistiche di realizzazione si sono allungate per la complessità dell’opera” spiega Cristina Luppi (Pd) ma ora l’iter può procedere più speditamente al fine di “avere un edificio ottimizzato nel dimensionamento e nella logistica, pertanto con fabbisogni energetici minori rispetto all’attuale e con costi di manutenzione contenuti. Inoltre, grazie alla creazione di locali dedicati all’isolamento dei gatti anche le spese sanitarie per curare gli animali si ridurranno. Insomma un miglioramento tecnologico e strutturale che consentirà una permanenza più piacevole sia agli ospiti che ai volontari. E’ importante che le associazioni che operano al Gattile siano sempre debitamente coinvolte per rispondere concretamente alle loro esigenze”. Dello stesso avviso anche Federica Boccaletti (Fratelli d’Italia) che dopo aver ribadito quanto “la questione Gattile le stia a cuore”, ha sottolineato come “col trascorrere degli anni, i costi siano lievitati”. Nonostante ciò, “avere una struttura nuova ed efficiente è necessario per garantire il benessere animale, tema fondamentale per una società che si dichiari civile. Spazi idonei che agevoleranno anche il lavoro meritorio dei volontari. Il mio auspicio è che ora si vada avanti speditamente: quest’opera è essenziale e dunque mi auguro che il taglio del nastro sia vicino”.

La concessione del diritto di superficie all’Unione, ha poi aggiunto il sindaco Alberto Bellelli, “segna una traiettoria importante ma chi siederà su questi banchi in futuro dovrà farsi carico di sostenere, almeno in modo parziale, anche di un’altra questione, ovvero l’oneroso e complesso trasloco dei gatti. Tale operazione infatti, richiederà tempo e risorse, poiché rappresenterà l’occasione per fare un check up medico complessivo degli animali”. E dopo la stoccatina della consigliera Boccaletti sul “vuoto notevole legato alla mancata introduzione nel nostro Comune di un Regolamento sul benessere animale, come quello adottato a Novi di Modena” e il suo auspicio relativo “all’allargamento del Canile di via Bertuzza quando il Gattile traslocherà”, la delibera è passata col voto unanime di tutto il Consiglio.

Jessica Bianchi