Alleviare il peso dell’assistenza: 300mila euro in più a sostegno della domiciliarità

Grazie alla collaborazione tra l'Ausl di Modena e i Servizi Sociali dell’Unione delle Terre d’Argine, sono stati pianificati e potenziati gli strumenti a disposizione dei caregiver con risorse specifiche per rendere immediatamente operative soluzioni che possano alleviare il peso sulle famiglie coinvolte.

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Il progressivo invecchiamento della popolazione ha generato un incremento significativo del numero di individui fragili o non autosufficienti. Con l’ulteriore stanziamento di 300mila euro l’Unione delle Terre d’Argine intende rafforzare i percorsi di assistenza, rispondendo così alle crescenti richieste delle famiglie.

I numeri parlano chiaro: i casi che necessitano di assistenza da parte dei Servizi sociali sono passati da 13.500 nel 2019 a 15.500 nel 2023.
La maggior parte delle persone che chiede un sostegno presenta bisogni complessi che uniscono richieste di servizi e contributi economici, con un aumento significativo del numero dei nuclei familiari multiproblematici che passano dai 2.000 del 2019 ai 5.000 del 2023.

Grazie alla collaborazione tra l’Ausl di Modena e i Servizi Sociali dell’Unione delle Terre d’Argine, sono stati pianificati e potenziati gli strumenti a disposizione dei caregiver con risorse specifiche per rendere immediatamente operative soluzioni che possano alleviare il peso sulle famiglie coinvolte.

Si è strutturato un sistema di aiuto che rafforza  un sostegno economico sotto forma di assegni di cura, previsti dalla Regione Emilia-Romagna, concessi in alternativa all’inserimento in strutture. Questi assegni consentono alle famiglie di acquistare servizi domiciliari, come l’aiuto di un’assistente familiare, di operatori socio sanitari o la retta di frequentazione di centri diurni. I beneficiari vengono individuati attraverso l’attribuzione di una serie di punteggi che variano in base al livello di limitata autonomia, di non autosufficienza, di valore ISEE e sulla presenza o meno di una rete familiare di supporto.  

A ciò si aggiunge il progetto Boccata d’aria: un sostegno diretto ai caregiver in collaborazione con la coop sociale Anziani e non solo. Questo intervento, effettuato da personale professionale formato e specializzato, si pone l’obiettivo di creare un rapporto di fiducia con i fragili per poter sostituire e dare sollievo ai caregiver per 4 ore settimanali o per l’intero weekend, offrendo loro la possibilità di allontanarsi temporaneamente dalle proprie incombenze per dedicare del tempo a loro stessi.

La terza linea di intervento prevede la possibilità di affidare il fragile per brevi periodi in strutture convenzionate permettendo ai caregiver di poter pianificare periodi di assenza più lunghi.

“I fondi nazionali e regionali già stanziati destinati a questi interventi – spiega Stefania Ascari, direttrice del Distretto di Carpi – ammontano complessivamente a 12,5 milioni di euro, di cui 7,5 dedicati al sostegno delle persone anziane e 5 per quelle con disabilità. Nel corso del 2023, il percorso di dimissione protetta ha coinvolto quasi mille persone e gli infermieri di comunità hanno effettuato oltre 11mila interventi sul territorio dell’Unione, garantendo un supporto prezioso alle famiglie coinvolte. Questo ulteriore stanziamento ci permette di incrementare il numero di servizi”.

“Le ulteriori risorse stanziate dall’Unione – aggiunge l’assessore alle Politiche sociali, Tamara Calzolari – vogliono essere un aiuto concreto per aumentare gli strumenti a supporto delle famiglie che si prendono cura al domicilio dei propri cari fragili”.

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