Moby Dick (1850) segna l’inizio, Il passeggero di Cormac Mc Carthy la fine. “Ho voluto creare una sintesi, che è in quanto tale è soggettiva e parziale” premette Gisella Piccagliani in occasione dell’inaugurazione sabato 16 marzo.
L’invito è quello di leggere le fotografie come se fossero il libro che c’è dentro. Per il prof. Mario Bizzoccoli, a cui è stata affidata l’introduzione critica, Gisella Piccagliani “ha scelto ogni libro dimostrando una profonda conoscenza del contenuto contestualizzato in funzione concettuale: Gisella prende il libro e ne rappresenta l’anima. Tutte le fotografie trasmettono un forte senso di armonia”. E ha concluso esaltando l’ingegno dell’artista carpigiana la cui esposizione fotografica Leggere l’America, libri e foto d’oltreoceano resterà allestita presso lo spazio espositivo al secondo piano della Biblioteca Loria fino al 30 marzo. All’inaugurazione hanno presenziato l’Assessore alla Cultura Davide Dalle Ave e Mauro Filippini di Bottega di Pittura e Mac, Movimento Arti Contemporanee, in qualità di organizzatore dell’esposizione.
Affascinata dalla letteratura americana, Gisella negli ultimi anni ha letto i grandi romanzi in ordine sparso finché non ha sentito la necessità di ordinarli facendo uno zoom out di ogni singolo libro, di rileggerli e di intravedere in essi l’evoluzione della letteratura americana dal Romaticismo al Realismo, fino al Minimalismo, al Postmoderno per arrivare alla letteratura contemporanea.
Gli scatti catturano chi guarda e restituiscono le pagine dei grandi romanzi americani. “La scelta dell’immagine è una parte importante del mio lavoro sulla pagina instagram @bartle_book in cui sono raccolte le recensioni dei libri. Dalla fusione delle mie grandi passioni, fotografia e lettura, nascono queste immagini che vogliono essere un’interpretazione del libro, raccontare qualcosa, rivelare ciò che è stata per me la lettura di quel romanzo”.
S.G.