Ospedale di Comunità a Carpi, siamo in ritardo di due anni ma qualcosa si muove

L’ospedale di comunità rappresenta una struttura ponte fondamentale tra ospedale e territorio. Ma che fine ha fatto quello di Carpi? Sulla struttura a gestione infermieristica che verrà realizzata all’ultimo piano dell’immobile che ospita la residenza anziani Il Carpine finalmente qualcosa si muove. Si è infatti conclusa “la gara per la realizzazione dei lavori: sulle 98 manifestazioni di interesse pervenute, sono già state estratte le 15 imprese che dovranno presentare l'offerta e a giorni scatterà l'aggiudicazione”, spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Malvezzi. “I lavori dovrebbero concludersi entro la fine del mese di giugno”.

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L’ospedale di comunità di Carpi avrebbe dovuto vedere la luce entro la fine del 2022 ma qualcosa, evidentemente, come spesso accade quando si parla di lavori pubblici, è andato storto. L’Os.Co. – che sorgerà all’ultimo piano dell’immobile che ospita anche la casa residenza anziani Il Carpine in Piazzale Donatori di Sangue – è una struttura di ricovero breve rivolta a quei pazienti che necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica potenzialmente erogabili a domicilio ma che hanno bisogno di un’assistenza sanitaria infermieristica continuativa, anche notturna. L’ospedale di comunità rappresenta dunque una struttura ponte fondamentale tra ospedale e territorio. Ma che fine ha fatto quello di Carpi? Sulla struttura, a gestione infermieristica e del tutto autonoma rispetto alla Cra, finalmente qualcosa si muove. Si è infatti conclusa “la gara per la realizzazione dei lavori: sulle 98 manifestazioni di interesse pervenute, sono già state estratte le 15 imprese che dovranno presentare l’offerta e a giorni scatterà l’aggiudicazione”, spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Malvezzi. Nel frattempo attraverso una determina dirigenziale il Comune di Carpi ha formalizzato la “concessione in uso dei locali posti al secondo piano del Carpine, per una superficie pari a 980 metri quadri, all’Azienda sanitaria di Modena”. La concessione, che prevede un “canone annuo di 56mila euro più Iva”, avrà una durata di “sei anni, rinnovabili di ulteriori sei”. Il documento stabilisce poi come “la manutenzione straordinaria” sarà a carico del Comune, mentre “fornitura di arredi, attrezzature, manutenzione ordinaria, conduzione, utenze e gestione dell’Os.Co saranno a carico del concessionario”, ovvero l’Ausl di Modena. 

“Il progetto – aggiunge l’Assessore alle Politiche Sociali, Tamara Calzolari  è finanziato per intero dal Comune di Carpi per un importo complessivo di 307mila euro proprio per velocizzare la realizzazione e nonostante i ritardi, sarà uno dei primi progetti che vedrà la luce all’interno degli investimenti  della provincia”.

Quando vedrà la luce, verosimilmente “entro la fine del mese di giugno”  assicura l’assessore Malvezzi, nella struttura, gestita dall’Ausl verranno impiegati 12-14 operatori sociosanitari, una decina di infermieri e un medico. L’Os.Co. di Carpi, dotato di 20 posti letto, di fatto assorbirà i 15 posti allestiti – in via temporanea – presso Cortenova a Novi di Modena diventando così l’unico riferimento per l’intero Distretto.

Jessica Bianchi

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