La Fondazione investe su impianti sportivi e sanità territoriale. Sull’Hospice il presidente è cauto

Tra gli impegni assunti dalla Fondazione Cr Carpi per il prossimo anno ve ne è uno particolarmente sentito dagli sportivi: “attraverso un accordo con l’Amministrazione Comunale abbiamo deciso di mettere a disposizione 1,5 milioni di euro da destinare alla realizzazione della nuova palestra polifunzionale che sorgerà al posto della vecchia piscina e per contribuire alla messa in sicurezza delle palestre Fassi e Gallesi. Progetti per i quali modalità e tempistiche restano in capo al Comune e dunque il nostro auspicio è che le risorse da noi messe in campo vengano utilizzate al più presto per il bene della collettività”.

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Le consigliere di amministrazione Roberta Della Sala, Anna Navi, il presidente Mario Ascari e il consigliere di amministrazione Enrico Campedelli

Un anno impegnativo e ricco di sfide vinte. Così il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Mario Ascari, definisce il 2023. “Un anno che vedi conclusi un paio di progetti che resteranno nella storia del nostro ente, ovvero la realizzazione del Polo tecnologico con l’attivazione di un corso universitario nella nostra città e l’avanzamento sul fronte delle opere infrastrutturali all’interno del Parco SantaCroce, dai viali al parcheggio, dalle fognature all’irrigazione, alla recinzione. Opere indispensabili ai fini dell’apertura”. A mancare all’appello per vedere finalmente quei 26 ettari di verde fruiti dalla cittadinanza è il sottopasso Bassa-Bersana che consentirà di approdare nell’area in totale sicurezza: “il nostro obiettivo – prosegue Ascari – è quello di selezionare l’impresa a cui affidare i lavori entro il mese di gennaio e aprire il cantiere a febbraio affinché in quattro mesi circa l’infrastruttura possa essere terminata”.

Il 2023 si chiude per la Fondazione Cr Carpi con un utile di “oltre 6 milioni di euro grazie a varie ottimizzazioni e attività di riequilibrio dell’asset finanziario. La gestione del nostro patrimonio finanziario è diretta e, oserei dire, maniacale, per cercare di garantire un buon rendimento. Un utile che ci consentirà di passare dai 3,2 milioni di erogazioni degli scorsi anni a 4 milioni nel 2024 per sostenere progetti di crescita e sviluppo del territorio”.

Tra gli impegni assunti dall’ente per il prossimo anno ve ne è uno particolarmente sentito dagli sportivi carpigiani: “attraverso un accordo con l’Amministrazione comunale abbiamo deciso di mettere a disposizione 1,5 milioni di euro da destinare alla realizzazione della nuova palestra polifunzionale che sorgerà al posto della vecchia piscina e per contribuire alla messa in sicurezza delle palestre Fassi e Gallesi. Progetti per i quali modalità e tempistiche restano in capo al Comune e dunque il nostro auspicio è che le risorse da noi messe in campo vengano utilizzate al più presto per il bene della collettività”.

Nel 2024 è il settore Educazione, istruzione e formazione quello su cui la Fondazione investirà maggiormente (1 milione e 400mila euro), seguito da Sviluppo locale ed edilizia popolare locale (700mila euro), Arte, attività e beni culturali insieme a Protezione e qualità ambientale (entrambi con 650mila euro), Volontariato, filantropia e beneficenza (350mila euro) e Salute pubblica (250mila). Sul versante salute, l’ente, di concerto con la direzione sanitaria dell’Ausl, ha deciso di continuare per i “prossimi due anni a investire sul tema della cure palliative territoriali. Progetto – spiega Ascari – che ci vede impegnati nel sostenere sia la formazione del personale che l’acquisto di attrezzature per potenziare la telemedicina”. Sull’Hospice, struttura residenziale di accompagnamento e cure palliative al malato grave, al servizio dei residenti nei due distretti socio sanitari di Carpi e Mirandola, che la Fondazione Hospice San Martino vuole realizzare a San Possidonio, Ascari è invece cauto: “è stata deliberata un’erogazione a sostegno dell’Hospice di 300mila euro nel 2025. Confermiamo l’impegnò che abbiamo assunto ma crediamo che il progetto debba essere meglio focalizzato e alcuni punti chiariti, a partire da due nodi cruciali, ovvero gestione e sostenibilità economica nel medio e lungo periodo. La sfida non è costruire la struttura ma gestirla nel tempo e su questi aspetti non abbiamo ancora ricevuto informazioni complete”.

Jessica Bianchi