Il Vaticano presta La Veronica di Ugo da Carpi alla nostra città

La Veronica tra i santi Pietro e Paolo, lavoro di Ugo da Carpi e conservato in Vaticano, sarà eccezionalmente nella città dell’artista, con altre due opere a esso collegate, per una mostra a 500 anni dalla sua realizzazione. La straordinaria esposizione, in calendario dal 24 febbraio al 29 giugno 2024, è resa possibile dal prestito concesso ai Musei civici da parte della Fabbrica di San Pietro.

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La Veronica tra i santi Pietro e Paolo, lavoro di Ugo da Carpi e conservato in Vaticano, sarà eccezionalmente nella città dell’artista, con altre due opere a esso collegate, per una mostra a 500 anni dalla sua realizzazione. La straordinaria esposizione, in calendario dal 24 febbraio al 29 giugno 2024, è resa possibile dal prestito concesso ai Musei civici da parte della Fabbrica di San Pietro.La Giunta comunale ha deliberato l’organizzazione, e con successivo atto approverà il progetto scientifico dell’appuntamento, che celebrerà al meglio  il quinto centenario della “tavola vaticana con il Volto Santo”, dipinta da Ugo Conti da Panico (questo il nome completo dell’artista) per la sagrestia di San Pietro a Roma alla vigilia del giubileo 1525.

Figlio di un notaio, Ugo nacque attorno al 1480 e morì a Venezia nel 1532, dopo aver vissuto nell’Urbe fino al 1527 (ne fuggì in occasione del “sacco di Roma”). Pittore e incisore in legno, nelle due città venne a contatto rispettivamente con gli ambienti di Tiziano Vecellio e di Raffaello Sanzio. Coetaneo del Correggio, è considerato l’inventore della stampa a chiaroscuro ottenuta impiegando più matrici lignee sovrapposte, dove «accoppia alla perfezione tecnica una sensibilità di effetti pittorici non superata da alcuno dei suoi contemporanei».

“Siamo molto contenti di questa collaborazione con la Fabbrica di San Pietro in Vaticano che ci permette di esporre la tavola di uno dei più importanti e famosi artisti nella storia della nostra città. E’ uno dei momenti che permette di completare l’offerta espositiva del Palazzo dei Pio e dare valore ancora di più a quel contesto, al nostro patrimonio storico-artistico che, oltre al palazzo e tutte le stanze, ha naturalmente anche tutte le opere che i vari artisti della nostra città hanno creato e si sono via via succedute”, commenta l’assessore alla Cultura, Davide Dalle Ave.

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