Presidio degli studenti questa mattina a Modena, presso il Dipartimento Ingegneria Enzo Ferrari, per protestare sul tema del caro studio. “Tra aprile e maggio abbiamo piantato le tende in venti città, eppure – spiegano i rappresentanti del sindacato studentesco Udu – non è servito a nulla. A settembre torniamo nelle aule universitarie, trovando una situazione peggiorata. Gli affitti sono aumentati, i libri costano di più. E il Governo cosa ha fatto nel frattempo? Non solo non ha previsto nuove misure di supporto, ma ha addirittura sprecato le risorse del Pnrr per studentati di lusso, dichiarando alla Commissione Europea dei posti letto aperti da anni come se fossero nuovi. Ci sentiamo presi in giro”.
“Noi chiediamo residenze pubbliche e accessibili non campus di lusso”, commenta uno dei manifestanti. Anche a Modena il problema degli affitti è molto sentito “costano parecchio e spesso vi è una scarsa disponibilità di alloggi” aggiunge una studentessa fuori sede. I ragazzi chiedono “prezzi decenti e a prova di studenti per non pesare troppo sulle famiglie. Camere che oscillino tra i 200 e 300 euro”, spiegano. E poi ad emergere è stato il “business degli affitti per gli universitari partito non appena il nuovo corso di ingegneria di Carpi è iniziato. Non ha fatto nemmeno in tempo ad aprire le porte che gli affitti sono schizzati alle stelle. Si leggono annunci di camere disponibili in appartamenti condivisi a 400 e 500 euro l’una. Alloggi – denuncia una studentessa – anche piuttosto lontani dal nuovo polo, come nella frazione di San Marino. Una situazione davvero inaccettabile”.
