Nas di Parma in azione in una macelleria islamica di Carpi. L’ispezione ha rivelato gravi criticità, tra cui la presenza di circa 8 chili di prodotti a base di carne privi di indicazioni riguardanti la loro rintracciabilità che sono stati sequestrati. Riscontrate anche gravi carenze igienico sanitarie: sporcizia diffusa su pavimenti, pareti e soffitto, ragnatele con aracnidi vivi, scarsa manutenzione e sporco all’interno dei frigoriferi e delle attrezzature da lavoro. Ulteriori irregolarità comprendono la mancata o non corretta etichettatura dei prodotti ortofrutticoli freschi, l’omessa esposizione del cartello indicante gli ingredienti e le sostanze utilizzate che possono provocare allergie o intolleranze nelle preparazioni alimentari offerte alla clientela, la mancata predisposizione delle procedure in autocontrollo relativamente all’attività di rosticceria, e la mancanza degli attestati di formazione per il personale alimentarista relativo a tre dipendenti dell’attività. Per le gravi carenze igieniche e strutturali, su richiesta dei militari, è intervenuto il personale del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Azienda Usl che ha emesso un provvedimento di immediata sospensione dell’attività, limitatamente alle preparazioni gastronomiche di rosticceria, e comminato sanzioni pecuniarie pari a 4mila euro.
A finire nei guai anche un ristorante etnico di Soliera dove sono state riscontrate gravi carenze igienico sanitarie in tutti i locali dell’attività, incluse presenza di sporcizia diffusa, ragni, scarafaggi vivi e morti nonché formiche nei pressi delle attrezzature di lavoro del locale cucina, scarsa manutenzione e sporco all’interno dei frigoriferi e pozzetti congelatori, e mancata attuazione delle procedure di controllo relativamente agli animali infestanti. Rinvenute poi preparazioni alimentari prive di indicazioni riguardanti la loro rintracciabilità. Per le gravi carenze igieniche, su richiesta dei militari operanti, è intervenuta l’Ausl che ha emesso un provvedimento di immediata sospensione dell’attività. Nei confronti del legale responsabile sono state contestate le violazioni amministrative in titolo ed elevate multe per 4.500 euro.