Si indebita alla sala slot e fa causa: risarcito con 465mila euro

Si tratta del primo caso di questo tipo in Emilia-Romagna

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1978

Era affetto da disturbo da gioco d’azzardo e la sala scommesse ne approfittava facendo crescere il suo debito: quando i gestori lo hanno minacciato per avere il denaro, ha chiamato i carabinieri. I vertici della società di Modena che gestisce la sala – presidente, vice e due consiglieri –  sono stati condannati a due anni (pena sospesa) dal Tribunale di Bologna per circonvenzione di incapace ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Alla vittima, fa sapere la Procura di Bologna, è stata riconosciuta una provvisionale immediatamente esecutiva di 465mila euro, ovvero la cifra persa dall’uomo all’interno della sala da gioco. Si tratta del primo caso di questo tipo in Emilia-Romagna.

Nella richiesta di rinvio a giudizio la pm aveva ricostruito come i 4 responsabili/gestori della sala giochi per avere un profitto, abusando dell’inferiorità psichica della vittima, affetta da Dga, compromettendone la corretta autonomia decisionale, l’avevano costretta ad indebitarsi per una somma di 415mila euro.
In una circostanza, inoltre, avrebbero minacciato l’uomo con frasi del tipo “non puoi non rispondere del tuto debito, devi assolutamente ridarci i soldi, se sei malato non puoi scaricare su di noi”, tentando poi di bloccarne la fuga a bordo della sua vettura impedendogli il passaggio con le loro auto per costringerlo a versare 13mila euro persi al gioco, non riuscendo nell’intento per la reazione della vittima che era riuscita a
contattare i carabinieri e il suo avvocato.

 

 

 

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