Si chiama Melocium. Lettere dal passato il romanzo con cui Chiara Guidarini, 46 anni, di San Martino in Rio, appassionata di storia, ha ricevuto una menzione speciale al Buk Festival della piccola e media editoria di Modena 2023.
Chiara, quando è nata la tua passione per la storia e, in particolare, per i castelli del tuo territorio?
“Inspiegabilmente, ho cominciato ad amare la storia quando ho smesso di doverla studiare per forza, quando ho capito che cosa realmente mi piaceva e, focalizzando su quello, ho iniziato ad ampliare il giro. Sono quindi partita dai castelli dei dintorni, facendo grandi ricerche nella biblioteca all’interno del magnifico castello di San Martino in Rio; li ho visitati, anche quando alcuni di loro erano ancora semplici ruderi. Poi ho cominciato ad approfondire sempre di più e a capire come la nostra storia locale si intersecasse a quella che avevo studiato a scuola, e sentirla sempre più vicina imparando ad amarla”.
Come sei arrivata a scrivere libri storici?
“Ho pubblicato il primo libro nel 2006. Da allora ne ho pubblicato circa uno all’anno. Ho iniziato scrivendo fantasy e paranormal, passando al paranormal storico e allo storico e, in seguito, arrivando al giallo storico e ad alcuni thriller psicologici. Il giallo storico Veritatis è arrivato sesto al primo concorso 1 giallo x 1000 di 0111 edizioni; il giallo Luoghi d’ombra è arrivato terzo alla quarta edizione dello stesso premio e Melocium. Lettere dal passato, romanzo storico, ha ricevuto la menzione d’onore al Concorso Raccontami legato al Buk festival del 2023. Attualmente, il mio ultimo romanzo in uscita a breve Io, dentro ai tuoi occhi è finalista alla prima edizione del concorso 1 romanzo x 1000 di 0111 edizioni e dovrebbe essere pubblicato entro la fine dell’estate”.
Di cosa parla Melocium. Lettere dal passato?
“È un romanzo storico sulla Rocca di Minozzo. Essendo un’amante dei castelli, ho sempre seguito con grande interesse i lavori di recupero presso questa rocca che sono durati una ventina d’anni, e quando è stata aperta al pubblico ho fatto parte del gruppo di guide volontarie. Questo mi ha permesso di arricchire la mia conoscenza, approfondire certi temi, entrare nell’archivio di stato e parlare con persone di grande spessore storico che mi hanno insegnato tantissimo. Tutto questo riempiva i famosi cassetti della memoria e, nel 2016, ho iniziato la prima bozza di questo romanzo. Melocium è il nome latino di Minozzo, podesteria estense nel XV secolo e, secondo la mia idea, dovevo scrivere di questo periodo. In realtà, la lettura del libro di Grimaldi sui Visconti mi ha portato ancor più indietro, al 1373, dove nel reggiano accadevano fatti davvero interessanti, degni di essere romanzati. Nel 2021 è uscito con Linee Infinite edizioni, e ha avuto un’accoglienza che non mi aspettavo. Sono stata invitata a parlarne un po’ dappertutto nel villaminozzese e reggiano, per poi allargare sempre più il giro: dalla capitale estense, Ferrara, fino a Viterbo, al Ce.di.do e all’interno del Palazzo Papale, fino al 2 luglio nel castello di Sarzano. Ho presentato in tantissimi castelli e per me è un privilegio enorme”.
Progetti per il futuro?
“Entro la fine dell’estate sarà pubblicato il thriller psicologico Io dentro ai tuoi occhi, che sarà disponibile negli store online e sul sito dell’editore 0111, dove si possono trovare anche gli altri libri Veritatis (giallo storico sempre ambientato alla rocca di Minozzo) e Luoghi d’ombra (giallo ambientato in Inghilterra negli anni ’50). Le altre mie pubblicazioni sono disponibili sul sito di Linee Infinite e nei negozi on line. Inoltre, continua il progetto di Linee infinite legato alle antologie scolastiche e c’è in previsione di girare un documentario con il regista Riccardo Stefani, sulla base del copione dell’Oste Alberto Bazzani che riguarda appunto i castelli dell’Appennino”.
Chiara Sorrentino