Le organizzazioni sindacali di categoria del Gas-Acqua e dei Servizi ambientali di Cgil, Cisl e Uil esprimono preoccupazione per i conflitti che si sono palesati in seno alla compagine societaria di Aimag.
Nel recente incontro tenutosi coi sindaci del distretto Terre d’Argine la posizione sindacale è stata chiara nel ribadire come fosse necessario mantenere i seguenti punti: conservare la maggioranza e la governance pubblica della società salvaguardandone la direzione e l’autonomia operativa; garantire uno stretto rapporto con il territorio per l’erogazione di tariffe eque e sostenibili; conservare la sua caratteristica di azienda multiutility e multiservizi con investimenti per la transizione ecologica e le fonti rinnovabili; garantire le clausole sociali e un’alta qualità del lavoro diretto e indiretto.
“Non vorremmo che divisioni politiche e contenziosi legali – sostengono i referenti sindacali delle rispettive categorie di Cgil, Cisl e Uil – avessero un’influenza negativa sull’Azienda e sui lavoratori. Da tempo stiamo incalzando Aimag a fare accordi che portino a un miglioramento della condizione dei lavoratori: nel 2022 sono stati circa una settantina coloro che si sono spontaneamente dimessi”.
Le categorie sindacali hanno pertanto inviato una richiesta di incontro urgente per affrontare i temi del bilancio, delle prospettive societarie e del piano industriale dell’Azienda.
“Questi tre temi – affermano i sindacalisti – sono le chiavi di lettura per capire quale futuro potrà avere Aimag, a tutela dei cittadini interessati e dei lavoratori. Questi tre argomenti rappresentano la sostanza della missione aziendale. Perciò pensiamo che la contesa politica debba essere ridimensionata. Nell’incontro chiederemo risposte chiare e meno polemiche”.
I sindacati ricordano anche che potrebbero essere imminenti delle gare, a partire da quella dei Servizi ambientali, e che un’azienda che voglia reggere sul mercato deve obbligatoriamente partire da una coesione di intenti al proprio interno.