Bimbo portato in Turchia: l’on. Malavasi chiede al Ministero degli Esteri di attivarsi

Da tre anni, Ilaria Sassone di Novellara, attende di poter riportare in Italia il figlio, Leonardo, attualmente in Turchia insieme al padre, nonostante numerose sentenze, anche da parte di tribunali turchi, riconoscano tutti i suoi diritti. Per questo, l'On. Ilenia Malavasi, membro della Commissione Affari Sociali della Camera, ha depositato un'interrogazione al Ministro degli Esteri, affinché il Governo si attivi perché siano riconosciuti i diritti di madre e bambino.

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La deputata reggiana PD Ilenia Malavasi, membro della Commissione Affari Sociali della Camera, ha depositato un’interrogazione, in merito al caso che da oltre sei anni vede una cittadina italiana, residente a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, vivere una condizione di ingiustizia e sofferenza per la sottrazione del figlio Leonardo da parte del padre, un cittadino tedesco attualmente domiciliato in Turchia. La richiesta è quella di attivarsi in tutte le sedi per sostenere la posizione Ilaria Sassone e di suo figlio Leonardo, per far rispettare le pronunce a loro favore, consentendo a Leonardo di tornare in Italia, e perché sia fatta giustizia una volta per tutte.

Nel 2020, a seguito del rapimento del bambino, la madre ha immediatamente attivato tutte le procedure per rintracciarlo e farlo rientrare. Grazie anche all’Ambasciata italiana in Turchia, ha effettivamente ritrovato il figlio, nella provincia di Izmir, potendolo anche incontrare. “Oggi ci sono numerose sentenze – spiega l’onorevole di Correggio – che sanciscono i diritti di madre e figlio, cittadini italiani, a tornare a vivere nel nostro Paese. I provvedimenti indicano Ilaria Sassone come unico genitore responsabile, il Tribunale di Firenze ha collocato il bambino presso di lei, a Novellara, le pronunce dei giudici turchi affermano che Leonardo deve rientrare in Italia. Nonostante questo, ad oggi non è ancora accaduto nulla per garantire il rispetto di un decreto che affida alla madre il figlio nel pieno rispetto dei diritti fondamentali del minore e del suo superiore interesse. Al bambino è, infatti, impedito di venire in Italia anche per brevi periodi e la madre, solo per visitarlo, è costretta ad affrontare costi enormi da un punto di vista economico ed emotivo”.

“Nel 2020 il Sottosegretario Merlo, in risposta a un’interrogazione – conclude Malavasi che ha depositato l’interrogazione insieme al collega Andrea Rossi – aveva dichiarato l’impegno del nostro governo a sensibilizzare le autorità turche per una rapida soluzione. Tuttavia il bambino è ancora bloccato in Turchia. Per altri minori sottratti ai parenti legalmente affidatari, i tempi per ripristinare i diritti negati sono stati assai più veloci e ora, dunque, con la nostra interrogazione sollecitiamo ulteriormente il Governo affinché si dia rapida soluzione a questo caso”.