È Emanuele Fiano il nuovo presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Fossoli. Architetto, già Presidente della Comunità ebraica di Milano, scrittore e parlamentare, è figlio di Nedo, internato al Campo di Fossoli, poi deportato ad Auschwitz insieme alla famiglia, dei cui componenti fu l’unico a sopravvivere. Nella sua attività si è occupato attivamente di contrasto al negazionismo e al neofascismo.
Insieme a lui, lo scrittore e storico David Bidussa, Giovanni Tesio, filologo, critico letterario e già Docente Università del Piemonte Orientale, la semiologa e docente all’Università di Bergamo Valentina Pisanty, Robert Gordon, docente a Cambridge, Michele Nicoletti, docente all’Università di Trento e Maria Chiara Rioli, docente presso l’Università di Modena e Reggio Emilia.
Il Comitato Scientifico si occupa di elaborare proposte in merito agli indirizzi scientifici e culturali della Fondazione, sottoponendole al Presidente e al Consiglio di Amministrazione.
“Sono onorato di entrare a far parte della Fondazione Fossoli, e mi impegnerò a fondo per contribuire all’ulteriore sviluppo delle iniziative di carattere scientifico che l’ente promuove in modo così approfondito e puntuale da anni. Sono profondamente persuaso del fatto che luoghi come il Campo di Fossoli, il Museo del Deportato, l’ex Sinagoga rappresentino un’eredità insieme terribile e preziosissima: sono la testimonianza concreta degli orrori e dell’abisso in cui l’umanità è potuta sprofondare. E di questa storia nefanda e tragica – commenta di Emanuele Fiano – anche l’Italia è stata parte, e parte attiva. Per questo vivo l’incarico che la Fondazione e il Comitato Scientifico hanno deciso di affidarmi con grande senso di responsabilità, perché tramandare ai nostri figli, e ai figli dei nostri figli, e ai loro figli e nipoti la memoria di quanto accaduto è nostro supremo dovere. Un dovere che abbiamo verso di loro, e verso coloro che, nei luoghi di cui Fossoli era l’anticamera, sono stati sommersi”.