Davvero una numero uno in questa materia. Stiamo parlando della professoressa Serena Carra, carpigiana, laureata in Chimica nel 1998 all’Università di Modena poi in Neurobiologia all’Università di Catania, dieci anni di studi in Canada e Olanda per attività di ricerca sui meccanismi patogeni e le malattie conseguenti neurodegenerative e neuromuscolari, settanta pubblicazioni su questa misteriosa quanto affascinante e delicata specializzazione medico-scientifica. Ora Carra è tornata a casa ed è docente di Biologia molecolare all’Università di Modena, dove tutto era iniziato. E per questi studi scientifici e di grande utilità pubblica, è stata scelta dal Rotary club carpigiano per il conferimento il Premio Alberto III Pio destinato a personalità carpigiane che si sono distinte nelle loro attività professionali a beneficio dello sviluppo del territorio.
E Serena Carra, con un linguaggio semplice, compatibilmente con la complessità e specificità dell’argomento trattato, ha cercato di spiegare ai soci in cosa consistano le sue ricerche su questo delicato aspetto della vita umana, dicendo, tra l’altro, che la sua materia di studio e di insegnamento riguarda anche la sclerosi laterale amiotrofica e il sistema di controllo della qualità delle proteine. Il premio assegnatole, che consiste in un busto in bronzo raffigurante Alberto Pio realizzato dallo scultore carpigiano Merighi, le è stato consegnato dal presidente del club Marica Mestieri alla presenza, per l’occasione, del Rettore magnifico dell’Università di Modena Carlo Adolfo Porro.
Cesare Pradella