Domenica 21 maggio, alle 18.30, la sala consiliare del Castello Campori di Soliera, ospita la presentazione del libro Caccia all’omo. Viaggio nel paese dell’omofobia di Simone Alliva, la prima inchiesta giornalistica che indaga in profondità la violenza omotransfobica in Italia.
L’autore, giornalista de L’Espresso, ne parlerà in dialogo con Alberto Bignardi, per un’iniziativa con cui il Comune di Soliera partecipa alla Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.
Alliva ha viaggiato da Nord a Sud per raccogliere numerose storie raccontate in prima persona. A Torino un ragazzo gay viene picchiato dai vicini di casa, è una spedizione punitiva: “Sei gay, ti uccidiamo”. Intanto la Capitale brucia: con un pugno sferrato in pieno volto muore Umberto Ranieri l’artista 53enne di origini abruzzesi, noto col nome d’arte di Nniet Brovdi. A Cagliari un gruppo di ragazzi insulta e aggredisce un diciassettenne e una sua amica, “frocio di merda” e giù botte. Il pestaggio viene filmato e caricato online, per divertimento. A Domodossola, una ragazza è obbligata a 15 anni ad avviare un percorso di teorie riparative: è lesbica dunque malata, per i genitori va curata.
Le cronache delle aggressioni a gay, lesbiche e trans raccontano di un paese intossicato dall’odio. Con le elezioni del 2018 le lancette della vita civile nel nostro paese hanno cominciato a girare al contrario e non si sono più fermate: l’Italia si è consegnata nelle mani di chi prometteva di abolire le unioni civili, di cacciare il “gender” dalle scuole, di curare gli omosessuali, in ogni modo. E da allora i casi di aggressioni, minacce, bullismo sono diventati sempre più frequenti, nell’indifferenza generale. Come se il vaso di Pandora fosse stato scoperchiato.
Un’inchiesta accurata quella di Alliva, con numeri alla mano e l’analisi approfondita delle ragioni e delle conseguenze di un tale inasprimento dei toni del dibattito.