Insieme ai territori, per ridisegnare il futuro delle città, promuovendo uno sviluppo più sostenibile e inclusivo. Accelerando sulla transizione digitale ed ecologica, ma allo stesso tempo rafforzando i servizi e le opportunità per un lavoro di qualità. Entrano nel vivo le Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile (Atuss), uno degli strumenti di programmazione territoriale individuati dalla Regione Emilia Romagna per raggiungere gli obiettivi del Patto per il Lavoro e il Clima e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, in stretta collaborazione con le comunità locali tra cui, oltre ai comuni capoluogo, l’Unione delle Terre d’Argine. Nel nostro territorio sono ben nove i progetti che hanno ricevuto il via libera dell’ente di via Aldo Moro per un contributo complessivo di 6,5 milioni, che, in considerazione del cofinanziamento locale, mobiliterà investimenti per oltre 9 milioni.
“L’Unione delle Terre d’Argine è diventata adulta – ha commentato il presidente dell’ente nonché sindaco di Carpi Alberto Bellelli – e si è così guadagnata la possibilità di beneficiare di questo sistema di finanziamento in quanto città diffusa. Non solo un ente sovracomunale bensì un territorio in cui i cittadini possono godere dei medesimi servizi e delle stesse occasioni. La regione ha riconosciuto gli sforzi messi in campo dai quattro comuni e ha premiato tale evoluzione istituzionale. Qui non si guarda ai campanili perchè quei campanili diventano le gambe solide di un tavolo che eleva la nostra cittadinanza”.
I nove progetti finanziati riguardano la realizzazione di un Laboratorio aperto di cittadinanza digitale, che sorgerà su tutto il territorio dell’Unione: “un hub fisico dedicato alla trasformazione digitale, allo sviluppo sostenibile e all’informatica applicata a contesti sociali e di servizio al miglioramento della qualità della vita e all’alfabetizzazione informatica per ridurre il digital divide, utile anche per programmare e progettare in modo partecipato tra attori locali, a partire dal tessuto imprenditoriale, e rendere il digitale uno strumento di approccio e crescita condivisa nei territori dell’Unione”, spiega il sindaco di Novi di Modena, Enrico Diacci. La riqualificazione dell’edificio Taverna nel Parco della Resistenza a Novi che “sarà interessato da un intervento di efficientamento energetico e di eliminazione delle barriere architettoniche affinchè torni alla sua completa capacità di accoglienza nonché un punto strategico per la nostra comunità”, conclude Diacci. La realizzazione del percorso ciclopedonale Campogalliano – Borgo Dogaro, “un primo stralcio a cui ne seguiranno altri per collegare Panzano prima e Carpi poi, sviluppandosi vicino al canale”, spiega la sindaco di Campogalliano Paola Guerzoni. La realizzazione di alcuni percorsi ciclabili nel Comune di Soliera, “a partire dalla zona industriale di Limidi, sulla Carpi – Ravarino, ma anche da Limidi a Soliera in via Gambisa” sottolinea il sindaco di Soliera, Roberto Solomita. E, ancora, la riqualificazione del Comando di Polizia locale e la realizzazione della nuova sede dei Servizi sociali territoriali all’interno dell’ex sede di Radio Bruno in via Nuova Ponente a Carpi, “per garantire così maggiore accessibilità al pubblico e operatività ai professionisti”, prosegue Solomita. La ristrutturazione del fabbricato dell’ex Mercato Coperto di Piazzale Ramazzini a Carpi che diventerà un nuovo Centro di formazione professionale e “andrà così a inserirsi e ad aggiungersi all’offerta di alta formazione del nuovo polo universitario che sta sorgendo nell’Oltreferrovia”, commenta Bellelli. Prevista anche la costruzione del Centro socio-occupazionale diurno per le persone disabili a Carpi, “per strutturare percorsi di accompagnamento dall’uscita dal mondo della scuola”, dichiara Bellelli, oltre a un progetto per promuovere l’inclusione sociale dei bambini in età 0-6 anni in situazioni di fragilità personale e familiare durante il periodo estivo (“dopo aver lavorato tanto sul tema dell’inclusione scolastica – commenta Guerzoni – ora vogliamo affrontare la sfida dei centri estivi. Le spese sono elevatissime e da soli non possiamo farcela ma abbiamo trovato nella Regione un interlocutore sensibile al tema. Grazie a queste risorse potremo sostenere le famiglie con bimbi disabili offrendo loro un appoggio e garantendo continuità lavorativa soprattutto alle mamme”).
Progetti per i quali i quattro sindaci hanno ricevuto i complimenti del presidente della Regione Stefano Bonaccini, “tra i più rapidi a presentarli e perfettamente in linea con le priorità che ci siamo dati”.
Jessica Bianchi