“La mafia è vicina a noi”, la lezione di Libera agli studenti del Vinci

Il 21 aprile, la giornalista freelance e podcaster Sofia Nardacchione, responsabile del settore informazione di Libera Bologna e Libera Emilia-Romagna, ha tenuto una conferenza con le classi 5AM e 5CM dell’Istituto Leonardo Da Vinci di Carpi. È stata la conclusione di un percorso sulla legalità che ha portato gli studenti a conoscere cronache e storie di vittime di mafia, anche sul nostro territorio, e a capire che la prima risposta dev’essere un presidio consapevole e maturo su ciò che accade intorno a noi.

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Il 21 aprile, la giornalista freelance e podcaster Sofia Nardacchione, responsabile del settore informazione di Libera Bologna e Libera Emilia-Romagna, ha tenuto una conferenza con le classi 5AM e 5CM dell’Istituto Leonardo Da Vinci di Carpi.  “E’ stata la esemplare conclusione di un percorso sulla legalità che ci ha portati a conoscere cronache e storie di vittime di mafia, anche sul nostro territorio, e a capire che la prima risposta deve essere un presidio consapevole e maturo su ciò che accade intorno a noi”, spiegano gli studenti. Ormai dal 2012 Sofia Nardacchione si occupa della mafia nelle zone di Bologna e dell’Emilia Romagna: questa passione l’ha portata a diventare responsabile dell’informazione di Libera, associazione di promozione sociale contro le mafie. Assieme ad altri collaboratori di Libera ha tenuto un discorso agli studenti delle superiori con l’obiettivo di mostrare loro quanto la mafia emiliana possa essere vicina alle loro famiglie. 

Come ben sappiamo, la mafia si nasconde e i giovani difficilmente ne sono direttamente coinvolti, dunque incontri di questo genere puntano ad aprire gli occhi sulla realtà mafiosa che forse non è poi così lontana. Sofia ha voluto che i giovani in quel momento raccogliessero informazioni riguardo alla mafia nella città natale della maggior parte di quegli studenti, Carpi. Casualmente gli articoli trovati riguardo alle azioni della mafia a Carpi hanno collegamenti diretti con altri eventi presenti e passati, come il caso Black Monkey.  Durante l’incontro sono stati approfonditi altri esempi di mafia spietata, come l’omicidio di Jàn Kuciak e Daphne Caruana Galizia, entrambi giornalisti in lotta contro le mafie del loro Paese. È stata la bella conclusione di un percorso sulla legalità che ha portato gli studenti a conoscere cronache e storie di vittime di mafia, anche sul nostro territorio, e a capire che la prima risposta dev’essere un presidio consapevole e maturo su ciò che accade intorno a noi.

Gli studenti di 5AM e 5CM

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