Programma Latte a scuola: si può fare meglio

Le buone intenzioni non bastano a sostenere il Programma Latte nelle scuole se arrivano prodotti con la scadenza nella stessa giornata in cui dovrebbero essere distribuiti ai bambini.

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Le buone intenzioni non bastano a sostenere il Programma Latte nelle scuole se arrivano prodotti con la scadenza nella stessa giornata in cui dovrebbero essere distribuiti ai bambini. Anche a Carpi in questo anno scolastico ci sono scuole elementari che hanno aderito alla campagna di educazione alimentare sul consumo di latte e prodotti lattiero caseari, finanziata dall’Unione europea e realizzata dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Attraverso degustazioni guidate di latte e prodotti lattiero caseari (yogurt e formaggi), l’iniziativa intende accompagnare i bambini della scuola primaria in un percorso di educazione alimentare, per insegnar loro ad inserire nell’alimentazione quotidiana questi prodotti, conservandone poi l’abitudine per tutta la vita. Il latte è infatti una fonte preziosa di nutrienti perché è la prima fonte di calcio della dieta italiana, con un corredo di acqua, proteine di eccellente valore biologico, zuccheri e grassi in percentuale equilibrata, vitamine (soprattutto del gruppo B), e altri minerali tra cui potassio, fosforo e zinco. Eppure, proprio i consumi di questi importanti prodotti sono in continuo calo e così latte fresco, yogurt (anche delattosati) e formaggi vengono distribuiti gratuitamente ai bambini delle scuole aderenti al Programma, per far conoscere le loro caratteristiche nutrizionali e apprezzarne i sapori.

Sebbene le finalità dell’iniziativa siano condivisibili nella realtà la prima fornitura il 30 marzo scorso è stata un mezzo flop perché in una scuola primaria di Carpi la fornitura di latte, nonostante i solleciti degli insegnanti, è arrivata con due ore di ritardo rispetto all’intervallo mattutino e con scadenza in parte 30 marzo, in parte 2 aprile. Naturalmente gli insegnanti non hanno ritenuto opportuno distribuire il latte che era in scadenza in giornata. L’episodio è stato segnalato a chi di dovere ella speranza che non si ripeta alla prossima fornitura.

S.G.

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