La Segreteria del Partito Democratico di Carpi si riunirà domani sera, mercoledì 15 marzo, insieme al Sindaco Alberto Bellelli, manca quindi l’ufficialità ma sempre più insistentemente circola il nome di Paolo Malvezzi. Se sarà davvero lui il nuovo Assessore della Giunta Bellelli lo si saprà solo al termine dell’incontro. Si concluderebbe così il tira e molla durato mesi alla ricerca di possibili alleanze per consolidare la maggioranza in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno ed essendo fallito il tentativo, si è passati al piano B: la ricerca di un nome all’interno dell’area politica di centrosinistra in quota cattolica, per l’incarico di Assessore ai Lavori Pubblici dopo le dimissioni di Marco Truzzi nell’ottobre scorso. La nomina di Malvezzi rientrerebbe nel solco della tradizione: esponente del Partito Popolare e già assessore ai Lavori Pubblici nella giunta del sindaco Malavasi dal 1997 al 1999, ha vissuto un ruolo di primo piano a livello politico negli anni delle trattative con il partito dell’Asinello di Romano Prodi che portarono, non senza lotte intestine tra popolari (all’opposizione) e democratici (al governo della città), alla nascita del partito della Margherita. Nel 2004 Malvezzi viene schierato alle elezioni primarie del Pd per la scelta del candidato sindaco: l’esito del voto delle primarie era già scritto ma quello delle amministrative riservò sgradite sorprese ai popolari visto il pienone di preferenze registrato dai democratici. Malvezzi si ritira dalla scena politica un anno dopo nel 2005. Nel 2008 il suo nome compare tra quelli dei soci fondatori di Cives, fondazione culturale con uno spirito profondamente politico. 65 anni, geometra, con indubbia competenza amministrativa nel settore dei Lavori Pubblici e grande esperienza politica, Malvezzi avrebbe da gestire un periodo di poco più di un anno: quel che resta alla Giunta Bellelli per arrivare alla fine del mandato. Riservato e schivo, Malvezzi manca dalla scena politica da quindici anni e non sarà facile spiegare cosa lo abbia indotto a ritornare nell’agone politico in un momento così complicato per il Partito Democratico e delicato per la città. Quest’angolo di provincia sembra comunque non risentire affatto dell’effetto Schlein e della rivoluzionaria primavera annunciata dalla neo segretaria: “è il nostro vizio questo, d’andare avanti sempre con le teste voltate indietro”.
Sara Gelli