Un gruppo di studenti del Vallauri racconta la Robotica agli alunni più piccoli

Tra le pareti dell’Istituto professionale Vallauri da alcuni anni si è consolidata una tradizione che profuma di buono. Grazie all’entusiasmo di alcuni docenti, un gruppo di studenti di quinta del corso di elettronica si è appassionato alla robotica e ha deciso di mettere a disposizione il proprio tempo per trasferire quanto imparato ai più piccoli. E così questi giovani volenterosi, durante il pomeriggio, si recano presso le scuole primarie e secondarie per spiegare agli alunni come funziona Arduino e le sue innumerevoli applicazioni e opportunità.

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Tra le pareti dell’Istituto professionale Vallauri da alcuni anni si è consolidata una tradizione che profuma di buono. Grazie all’entusiasmo di alcuni docenti, un gruppo di studenti di quinta del corso di elettronica si è appassionato alla robotica e ha deciso di mettere a disposizione il proprio tempo per trasferire quanto imparato ai più piccoli. E così questi giovani volenterosi, Gabriele, Sebastiano, Promise, Lorenzo C. (team leader), Elisa, Lorenzo S., Hakan ed Harrison, durante il pomeriggio, si recano presso le scuole primarie e secondarie per spiegare agli alunni come funziona Arduino e le sue innumerevoli applicazioni e opportunità e  l’innovativo kit per la robotica educativa Lego Spike.

Il gruppetto di studenti oltre ad aver accolto al Vallauri in occasione di Carpi in Scienza – il festival organizzato da Fanti, Meucci, Vallauri e Vinci uniti dalla volontà di coinvolgere tutti, grandi e piccini, addetti ai lavori e non, in un percorso di scoperta della cultura scientifica che vuole essere innovativo e appassionante – una vera e propria marea di bambini per aiutarli ad avvicinarsi, in modo semplice e giocoso, alla robotica, vanno ovunque vengano chiamati.

I docenti delle varie scuole li contattano e loro, in modo autonomo e responsabile, si recano nelle classi nelle ore pomeridiane per mettere in circolo le loro conoscenze e condividerle. Un trasferimento di competenze che questi ragazzi di quinta, ormai pronti a lasciare le aule del Vallauri, sono desiderosi di trasmettere ai compagni di quarta affinché la tradizione possa continuare. Insomma un passaggio di testimone che fa rima con senso di responsabilità e desiderio di far crescere un vero e proprio “vivaio” affinché quanto costruito sinora possa continuare a crescere. 

Un talento, quello manifestato da questi ragazzi, che se perseguito potrebbe spalancare loro anche nuove porte dal punto di vista professionalizzante. D’altronde le competenze e la generosità che manifestano sono già puntualmente premiati dalle aziende del territorio che se li contendono. Buon futuro ragazzi!

Jessica Bianchi