“Aimag è chiamata a valutare una partnership industriale: si apre il confronto con i soci”

Intervista al Presidente del Gruppo Aimag Spa Gianluca Verasani

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il presidente di Aimag, Gianluca Verasani

Gianluca Verasani, lei è Presidente del Gruppo Aimag, la multiutility attiva nel settore energetico, idrico, ambientale e tecnologico, di cui i 21 Comuni soci detengono la maggioranza. Si è riaccesa l’attenzione sul tema delle strategie future che ciclicamente torna d’attualità. Si profilano nuovi scenari?

“Nei mesi scorsi è stata affidata a uno studio di consulenza di caratura internazionale l’analisi delle opzioni strategiche in relazione al posizionamento di Aimag e all’attuale contesto generale in cui operano le multiutilities per individuare nuove strategie anche in relazione ai mezzi che abbiamo a disposizione. Si tratta di una ricognizione sullo stato dell’arte alla ricerca di possibili scenari. Come già avvenuto nel corso dell’assemblea dello scorso anno, occorre ragionare con i soci di Aimag perché l’individuazione di partnership industriali diventa fondamentale, pur nel rispetto dell’autonomia che Aimag deve mantenere”.

Come è possibile individuare un partner diverso da Hera Spa che ha il 25% delle azioni di Aimag?

“La partecipazione di Hera Spa, che è socio di maggioranza relativa, ha carattere finanziario e a oggi le attività che svolgiamo in collaborazione con Hera sono ridotte: è successo di recente in seguito all’ emergenza energetica e all’approvvigionamento del gas a prezzi accettabili. Una partnership di carattere industriale con Hera presupporrebbe una convenienza reciproca ma è prematuro parlarne: sarà un tavolo di lavoro in seno all’Assemblea dei Soci a fare le valutazioni alla luce delle opzioni strategiche contenute nello studio di Bain & Company”.

Non serve che si esprimano i singoli Consigli comunali dei ventuno Comuni soci come previsto dalla Legge Madia e come già successo in occasione della valutazione di acquisizioni da parte di Aimag?

“Ciò dipende esclusivamente da eventuali variazioni di assetto societario: solo in quel caso sarebbe necessaria l’approvazione dei Consigli comunali dei 21 Comuni soci che compongono il Patto di Sindacato. Sarebbe un passaggio necessario anche nel caso in cui Hera aumentasse la propria quota in una società partecipata del Gruppo. In previsione degli investimenti di Aimag e dei progetti finanziati dal Pnrr per 12 milioni di euro io ritengo che poter contare su una partnership industriale sia un passaggio necessario”.

Ci sono settori che si prestano più di altri?

“Aimag si avvale della collaborazione di altre società e del loro know how per sviluppare progetti come nel caso di quello candidato ai fondi del Pnrr per la realizzazione dell’ impianto per il trattamento e riciclo degli scarti tessili. Soluzioni insieme a Hera si potrebbero individuare per sviluppare il business nel settore dei rifiuti speciali e delle fonti rinnovabili. Occorre cominciare a parlarne”.

Presidente il tempo stringe, il suo mandato scade a luglio e il Patto di Sindacato a fine marzo. Non teme imprevisti?

“Sono questioni che riguardano la proprietà e di cui risponde il Patto di Sindacato a cui lei si deve rivolgere per avere una risposta a questa domanda”.

Sara Gelli