Da anni quella gru del cantiere edile è in via Ciro Menotti, nel bel mezzo della strada che è stata chiusa al traffico: residenti e titolari delle attività si sono organizzati e costituiti in comitato, nel pomeriggio di giovedì 26 gennaio, per chiederne la riapertura e perché intendono promuoverne la valorizzazione. Siamo in pieno centro storico, al di là di via Ciro Menotti c’è Piazza Martiri e nel garage dove ha luogo l’atto costitutivo ci sono tante persone preoccupate per la situazione. “Abbiamo deciso di costituire il comitato in questo garage – afferma Anna Freschetti, presidente del Comitato per la riapertura al traffico di via Ciro Menotti – poiché volevamo che tutti vedeste cosa proviamo ogni giorno tornando a casa o aprendo le porte del nostro negozio. In questa via persiste da alcuni anni una gru al servizio del cantiere edile con committente/beneficiario del contributo per la riparazione e miglioramento sismico dell’edificio sito in via Ciro Menotti 8, il Consorzio Montecuccoli”.
Proprio quella gru nel bel mezzo di via Ciro Menotti oltre a interrompere la circolazione crea seri problemi perché sottrae posti in cui parcheggiare l’auto, genera spazi poco illuminati, favorisce situazioni sgradevoli e non tollerabili, a volte anche particolarmente violente con l’aggravante che il personale di pubblica sicurezza nell’intervenire è ostacolato dalla presenza della gru.
Il più grave è l’episodio ripreso dalle telecamere poste in via Ciro Menotti all’altezza di Palazzo Gandolfi: era l’inizio del 2022 quando bande di ragazzi si affrontarono in strada; ai mesi estivi risale l’episodio di violenza ai danni di una giovane donna.
“Il cantiere risulta fermo da almeno sette/otto mesi e l’ultima informazione che abbiamo è la concessione della proroga da parte del Comandante della Polizia Locale fino al 31 dicembre 2022. Ora il termine è scaduto e non sappiamo bene quali sono i motivi del protrarsi di questa situazione: la ricerca di risposte e che la situazione venga ripristinata sono gli obiettivi di questo comitato” conclude Anna Freschetti.
Il prossimo passo sarà la richiesta di accesso agli atti e di un incontro con l’Amministrazione Comunale.
S.G.