Via Nuova Ponente, “come potete negare la pericolosità di quel tratto stradale? La questione non finisce qui”

L’Oratorio della Madonna Addolorata, il fabbricato pericolante che insiste su via Nuova Ponente e che costituisce un grave fattore di rischio per la viabilità, è finito in Consiglio Comunale, ieri sera, giovedì 15 dicembre, grazie a un’interrogazione della Lega. A rispondere in aula è stato l’assessore all’Urbanistica Riccardo Righi il quale ha rispedito la richiesta al mittente, liquidando la questione con un “non sussistono pericolosità tali da dover intervenire con un’ordinanza di abbattimento né per apportare variazioni di carattere viabilistico”.

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L’Oratorio della Madonna Addolorata, il fabbricato pericolante che insiste su via Nuova Ponente, è finito in Consiglio Comunale giovedì 15 dicembre grazie a un’interrogazione della Lega. Un tema che ci è caro e che abbiamo trattato più volte (per maggiori informazioni vi rimandiamo a questo link: https://temponews.it/2022/10/19/la-pericolante-cappelletta-di-via-nuova-ponente-li-non-deve-restare-ma-nessuno-fa-nulla/). Eccezion fatta per lo scivolone del consigliere Antonio Russo, convinto che lo stabile fosse di proprietà della Curia, il testo dell’interrogazione è del tutto condivisibile: “l’edificio – ha spiegato – rappresenta un grande fattore di rischio. La semicurva cieca in uno dei tratti più trafficati di Carpi è estremamente pericolosa. Il diritto alla sicurezza dei cittadini deve essere garantito e pertanto chiediamo se l’Amministrazione abbia adottato tutti gli strumenti possibili per favorire l’abbattimento di uno stabile in completo stato di abbandono”. A rispondere in aula è stato l’assessore all’Urbanistica Riccardo Righi il quale ha rispedito la richiesta al mittente, liquidando la questione con un “non sussistono pericolosità tali da dover intervenire con un’ordinanza di abbattimento né per apportare variazioni di carattere viabilistico”. In realtà, in corrispondenza della “cappelletta” la strada, ad alto scorrimento di traffico, si restringe e ora che proprio di fronte è stato creato un accesso per raggiungere numerosi esercizi commerciali le cose si sono ulteriormente complicate. Qualche mese fa in prossimità dello stabile un ciclista è stato investito, riportando gravissime ferite, e il tema della demolizione dell’Oratorio è tornato alla ribalta della cronaca. L’edificio,  tutelato dalla Sovrintendenza, è di proprietà di privati e, aggiunge Righi, “in Comune a Carpi, l’ultima pratica relativa a villa e oratorio risale al 2008 ed era relativa a Restauro e traslazione dell’oratorio”. L’oratorio, che essendo vincolato non può essere demolito e ricostruito, doveva essere “spostato di qualche metro all’interno dell’area di pertinenza della villa, a distanza di sicurezza della sede stradale. Il progetto aveva ricevuto il benestare della Soprintendenza ma non venne mai eseguito dai proprietari e ora quei permessi sono decaduti”. Per nulla soddisfatto della risposta il consigliere Russo: “io resto a bocca aperta. Come potete dire che quel tratto di strada non è pericoloso? A causa del fabbricato in quel punto il campo visivo non è libero e, procedendo in direzione via dell’Industria, è impossibile vedere se prima della curva c’è un ostacolo. E quando parlo di ostacoli, mi riferisco a pedoni e ciclisti che lì, spesso, attraversano. Davvero vi assumete la responsabilità di negarne la pericolosità? Di dire che non esiste un problema? Ebbene allora non ci fermeremo a una semplice interrogazione, tutto il Consiglio deve dibattere su questo tema magari discutendo della possibilità di introdurre una Zona 30. Resto davvero a bocca aperta”.

Jessica Bianchi 

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