Quando rivedremo i nostri soldi?

Le due lavoratrici si sono rivolte all’avvocato Barbara Manferdini che ha inoltrato denuncia all’Ispettorato del lavoro richiedendo l’intervento dell’ente che tutela i diritti del lavoratori e a cui spettano le indagini.

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La vicenda si trascina da parecchi mesi ma i tempi della giustizia non sempre coincidono con le esigenze di vita quotidiana a cui devono far fronte le due lavoratrici che, da due anni, si sono ritrovate a fare i conti con un trattamento economico ridotto, “ben diverso – sostengono – rispetto a quello a cui avremmo diritto”. I problemi sono nati col passaggio della gestione dei servizi cimiteriali a una coop sociale di Torino a cui il Comune di Carpi ha affidato la concessione nel 2020. “Dopo 25 anni di lavoro come impiegate amministrative al Cimitero con la precedente società e nel rispetto della norma di salvaguardia del posto di lavoro, abbiamo deciso di proseguire il rapporto di lavoro con il nuovo concessionario ma fin dall’inizio ci siamo accorte che il trattamento economico non era più lo stesso”.

Le due lavoratrici si sono rivolte all’avvocato Barbara Manferdini che ha inoltrato denuncia all’Ispettorato del lavoro richiedendo l’intervento dell’ente che tutela i diritti del lavoratori e a cui spettano le indagini. “I tempi che regolamentano la giustizia non corrispondono purtroppo a quelli dettati dalle esigenze del lavoratore ma anche il Comune di Carpi si è attivato – sostiene l’avv. Manferdini – chiedendo chiarimenti”.

“Intanto, come tutti, abbiamo bollette e spese da fronteggiare ma nonostante l’insistenza nel far valere i nostri diritti siamo ancora qui ad aspettare…” concludono.

S.G.