Davide, il ragazzo degli Anni Ottanta

Davide Tirelli, classe 1978, da grande appassionato degli Anni Ottanta a collezionista e divulgatore dei simboli di quest'epoca. Un decennio unico, innovativo e originale che il 44enne carpigiano continua a raccontare e testimoniare, sia per chi l'ha vissuto che per chi, invece, può solo immaginarlo.

0
1917

Gli Anni Ottanta, un decennio unico, innovativo e originale. Periodo di sperimentazione e particolarità nell’arte, nello spettacolo e nella cultura pop in generale. Da questa decade arriva (e probabilmente ci vive ancora) Davide Tirelli, carpigiano classe 1978, che sembra appena sceso dalla DeLorean del film cult Ritorno al Futuro, quella macchina del tempo piena di ricordi ed emozioni. 

Davide, come manifesti il tuo essere un ragazzo degli Anni Ottanta e in che modo diffondi la cultura pop di quel decennio?

“A partire dal look: mi vesto scegliendo abiti che coniugano un’immagine moderna a uno stile retrò, che attinge dalla moda dei paninari e da quella dark. Mi esibisco come dj nei locali proponendo musica di genere new wave, electro pop old school, portando ospiti speciali che hanno fatto la storia musicale degli anni Ottanta tra cui Cristina D’Avena, Alberto Camerini, Claudio Simonetti, Marky Ramone.

Intervengo in programmi televisivi e radiofonici nazionali come esponente degli Anni Ottanta, per far rivivere le atmosfere di quest’epoca e far sì che non vengano dimenticate. Guardo e trasmetto agli altri la conoscenza dei film cult di quel periodo, registrati sulle videocassette VHS, tra cui Goonies, Ghostbusters, Indiana Jones e tanti altri. Colleziono videogiochi, musicassette, fumetti e rarità vintage dell’epoca, soprattutto pupazzi e giocattoli emblema di quella generazione (da Rockefeller, al Tenerone dei programmi TV, dai Masters ai Transformers). Nel tempo libero adoro riguardare vecchi telefilms (da A-Team a Supercar) e trasmissioni come Drive In, Zio Tibia Picture Show, Bim Bum Bam”.

Perché sei così legato agli Anni Ottanta? 

“Di quegli anni che adoro e che ho vissuto, ciò che amo di più sono la creatività, la voglia di sperimentare, la leggerezza, il senso delle emozioni tangibili, di quando ancora si andava insieme agli amici in sala giochi, o ci si innamorava incontrandosi al bar e guardandosi negli occhi, anziché scambiandosi messaggi con lo smartphone”.

Sogni e progetti per il futuro?

“Sto ideando e sviluppando un progetto fotografico, d’informazione e curiosità sugli Anni Ottanta, per consentire a tutti di scoprire o riscoprire quei personaggi, oggetti e luoghi che fanno parte del nostro vissuto o del nostro immaginario perché, in fondo, sono tante le persone ancora innamorate di quegli stravaganti Anni ’80 o che vorrebbero averli vissuti”.

Chiara Sorrentino