Imbrattato il Liceo Fanti: sui vandali indaga la Digos

Un episodio grave, che non può essere certo derubricato a semplice bravata, e sul quale ora indaga la Digos, come spiega la dirigente dell’istituto, Alda Barbi. “I vandali sono entrati di notte, scavalcando il cancello dalla parte di via Teruel. Il Liceo è dotato di telecamere e abbiamo prontamente consegnato alla Polizia le registrazioni”.

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Dopo lo scoppio della pandemia sono stati numerosi i muri imbrattati di vernice dai cosiddetti no Vax, persone che, a prescindere dalle loro posizioni, meritano però d’essere chiamati col giusto nome: quello di vandali.

Ad essere preso di mira, nella notte tra domenica 6 e lunedì 7 novembre, è stato il Liceo scientifico Manfredo Fanti di Carpi. Grande lo sgomento di studenti e docenti quando si sono ritrovati davanti la facciata della loro scuola totalmente imbrattata di simboli e frasi. Uno scempio di lettere rosse, graffitate a caratteri cubitali: “Miocardite, ai giovani tolgono vite”. “C02 e climatismo nuovo nazicomunismo”. E, ancora, “Vax = morte”. 

Sono solo alcune delle frasi che imbrattano tutti i muri dell’istituto di viale Peruzzi. Un episodio grave, che non può essere certo derubricato a semplice bravata, e sul quale ora indaga la Digos, come spiega la dirigente dell’istituto, Alda Barbi. “I vandali sono entrati di notte, scavalcando il cancello dalla parte di via Teruel. Il Liceo è dotato di telecamere e abbiamo prontamente consegnato alla Polizia le registrazioni”.

Scossi per l’accaduto, sia i ragazzi che il personale ma, prosegue Barbi, “nel corso della mattina abbiamo condiviso insieme il pensiero più importante, ovvero che la scuola non è fatta di muri bensì di persone”.

Ora la preside, unitamente ai tecnici della Provincia, sta già pensando al ripristino: “le scritte sulla pietra facciavista saranno una sfida da ripulire ma sono certa che troveremo uno soluzione”.

A destare preoccupazione anche alcuni messaggi scritti sul gruppo Instagram mega_evento_fanti: “A novembre il Fanti sarà una bolgia, faremo esplodere tutto”. E, ancora, “Il rosso fuoco invaderà il Fanti. La perseveranza degli stolti lo porterà alla gloria. L’indifferenza dei colti lo porterà al cedimento”.  Materiale, conclude la preside, di cui “la Polizia è stata informata anche se pare che la cosa sia più innocua di quanto non si possa pensare”. 

E mentre le Forze dell’Ordine sono al lavoro per risalire all’identità degli autori dello scempio, oltre a una durissima condanna, il sindaco Bellelli auspica che “tra le diverse pene e sanzioni per gli autori vi sia anche quella di obbligarli a ripitturare la scuola”. E questa sì, sarebbe davvero la più esemplare delle punizioni.

Jessica Bianchi 

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