Mi chiamano Messi, Francesco Messori presenta il suo libro al Club Giardino

Calciatore e fondatore della Nazionale Calcio Amputati, con la quale ha conseguito ottimi risultati, Francesco Messori racconterà la propria vicenda umana e sportiva dialogando con il giornalista Nelson Bova. Appuntamento lunedì 24 ottobre, alle 19.00, al Club Giardino.

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Dopo il successo dell’incontro con Andrea Giani, a Carpi andrà in scena un altro racconto di vita sport, nell’ambito della rassegna Sogni, Corri, Vola, Segna, promossa dal Club Giardino. Questa volta la storia sarà quella di Francesco, che gioca a calcio come i ragazzi della sua età. Ma in una maniera “speciale”, perché è nato con una sola gamba. La sua è una straordinaria storia di diversità che diventa normalità. La storia di Francesco Messori, ‘Messi’ per gli amici, che dai campetti di periferia arriva alla Nazionale Amputati, fino a incontrare il suo ‘alter ego’, il grande Lionel Messi, e a portare la propria testimonianza al Palazzo di Vetro dell’ONU. Una sfida vinta con il coraggio e la tenacia da un ragazzo speciale, e una straordinaria vicenda di determinazione, sport, coraggio e amicizia. A raccontare questa bella storia, presentando il suo Mi chiamano Messi, sarà proprio Francesco Messori, che lunedì 24 ottobre, alle 19, incontrerà il pubblico al Club Giardino di Carpi, dialogando con il giornalista RAI Nelson Bova. 

La partecipazione è gratuita. Prenotazione obbligatoria chiamando lo 059.680283. La rassegna proseguirà poi con altri appuntamenti.

«Indosso la giacca nera, la lascio aperta sul davanti, poi la camicia bianca, i pantaloni grigi a sigaretta e il mocassino nero lucido. È il 16 marzo 2018, mi trovo a New York, al primo piano del Palazzo di Vetro, sede ufficiale dell’ONU. L’occasione è la cerimonia d’inaugurazione del “Change the World Model United Nations”, e io sono emozionato come non lo sono mai stato. Ho parlato molte altre volte in pubblico, ma questa volta è diverso, per tanti versi è più difficile. “Vi voglio presentare due sportivi, due persone speciali che mi hanno dato gioia”. La prima di quelle persone sono io, l’altra è Carlo Ancelotti. È Marco Tardelli che parla, sì, proprio lui. Io, così piccolo, in mezzo a quei due giganti del calcio italiano, che ci faccio? Da non crederci. “Mi chiamo Francesco Messori, sono nato senza una gamba e fin da piccolo la mia più grande passione è stata il calcio…”». 

Francesco Messori, per gli amici Messi, nasce a Bologna il 22 novembre 1998. Vive e cresce a Correggio (RE), con il papà Stefano e la mamma Francesca. Fin da bambino mostra una radicata propensione per il gioco del calcio, che lo induce a intraprendere con determinazione la strada del calciatore. Non senza difficoltà però: dalla nascita Francesco è infatti privo dell’arto inferiore destro. Significa che deve giocare indossando una protesi, oppure, come ha fatto quasi subito, con l’ausilio delle stampelle. Nel 2012 crea un gruppo Facebook, attraverso il quale lancia un appello: cerca calciatori “come lui”. Le risposte non si fanno attendere, le adesioni sono numerose. Francesco fonda la Nazionale Calcio Amputati. La squadra partecipa al Campionato Mondiale nel 2014 e agli Europei nel 2017, qualificandosi per il Mondiale 2018.

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