Via Romea Germanica Imperiale, siglato il protocollo: tra i 21 Comuni anche Carpi, Soliera, Campogalliano e Novi

La via Romea Germanica Imperiale è un antico percorso, lungo 2.200 chilometri, che tra montagne, valli e pianure conduceva dal nord Europa, da Stade in Germania, lungo l'Italia fino a Roma.   

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La via Romea Germanica Imperiale è un antico percorso, lungo 2.200 chilometri, che tra montagne, valli e pianure conduceva dal nord Europa, da Stade in Germania, lungo l’Italia fino a Roma.

La via è costruita su antichi itinerari percorsi per secoli dai popoli che si muovevano da nord a sud e viceversa, utilizzando direttrici viarie che derivano da itinerari di epoca romana, ed è collegata ad altre vie storiche, a cammini laici e religiosi che consentono i collegamenti con il centro ed il nord Europa e con le tre mete di pellegrinaggio più importanti, Roma, Santiago de Compostela e Gerusalemme.

Oggi è un fitto reticolo di sentieri percorribili a piedi, in bicicletta e, per lunghi tratti anche a cavallo, che attraversa da nord a sud anche l’ intera provincia di Modena la quale, come Istituzione, si è fatta promotrice di un protocollo che ne regolamenta la cura da parte degli enti locali attraversati e l’ esercizio da parte di innumerevoli moderni viandanti alla ricerca di un modo nuovo di fare turismo.

Al fine di assicurare la gestione coordinata della via Romea Germanica Imperiale al fine di garantirne la manutenzione e la promozione in forma unitaria è stato siglato un protocollo d’intesa tra la Provincia di Modena e i comuni di Concordia sulla Secchia, San Possidonio, Novi di Modena, Carpi, Soliera, Campogalliano, Rubiera, Sassuolo, Lama Mocogno, Prignano sulla Secchia, Bastiglia, Modena, Formigine, Castelnuovo Rangone, Maranello, Serramazzoni, Pavullo nel Frignano, Montecreto, Riolunato, Pievepelago, Fiumalbo, oltre all’Unione dei comuni del Frignano, l’ente parchi Emilia centrale e l’associazione via Romea Germanica Imperiale.

Con il protocollo d’intesa si intende promuovere in maniera coordinata tutte le attività di valorizzazione della Via, mettendo a disposizione competenze tecniche e risorse finanziarie per la promozione della conoscenza del patrimonio culturale del cammino, della sua piena accessibilità, delle attività di promozione turistica ed il sostengo degli interventi di conservazione del patrimonio culturale.

Il cammino è costruito su una viabilità già esistente, tra cui molta della sentieristica CAI, e non propone nuovi percorsi, quindi non necessita di onerosi interventi manutentivi.