Presidio di Mediterranea sugli accordi fra Italia e Libia

Sabato 15 ottobre il gruppo carpigiano organizza la sua prima uscita pubblica: un presidio davanti al Teatro, a partire dalle 16, sul tema degli accordi fra Italia e Libia e del loro rifinanziamento, in contemporanea a varie città europee, idealmente legate a Carpi da questa iniziativa cui il Comune ha concesso il patrocinio.

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Il sindaco Alberto Bellelli e l’assessore a Sociale e Immigrazione Tamara Calzolari hanno incontrato una delegazione del gruppo locale di Mediterranea Saving Humans, l’organizzazione non governativa che soccorre migranti nel mar Mediterraneo appunto. Il gruppo carpigiano, che è un “equipaggio di terra” nell’organizzazione interna della onlus, si è costituito qualche mese fa e conta una decina di giovanissimi attivisti: in loro rappresentanza hanno partecipato all’incontro in Municipio Stefania Barigazzi e Davide Santoriello, che hanno illustrato a sindaco e assessore ragioni e intenti della propria attività, principalmente di informazione e sensibilizzazione, ma comprendente anche raccolta fondi.

Da parte loro, gli amministratori hanno dichiarato disponibilità a collaborare direttamente o favorire la collaborazione con soggetti pubblici e privati già presenti e impegnati nel territorio su questi temi, in occasione di appuntamenti consolidati nell’agenda cittadina ma anche altri da valutare insieme.

Sabato 15 ottobre il gruppo carpigiano organizza la sua prima uscita pubblica: un presidio davanti al Teatro, a partire dalle 16, sul tema degli accordi fra Italia e Libia e del loro rifinanziamento, in contemporanea a varie città europee, idealmente legate a Carpi da questa iniziativa cui il Comune ha concesso il patrocinio.

“L’Amministrazione – commenta Calzolari – sostiene volentieri l’iniziativa di questi giovani carpigiani che sensibilizzano su un tema così delicato quale le condizioni dei migranti lungo le rotte del Mediterraneo. Solo modificando le modalità di gestione dei flussi migratori sarà possibile assicurare condizioni umanitarie dignitose a chi sfugge da fame e guerre”.

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