Scuola e traffico, “chiudere viale Peruzzi durante l’entrata e l’uscita degli studenti è impossibile”

“Tra tutte le scuole cittadine le criticità maggiori si registrano in via Magazzeno e in viale Peruzzi - ammette l’assessore alla Mobilità, Marco Truzzi - ma in entrambi i casi l’ipotesi di chiudere tali assi è impraticabile. Entrambe rappresentano importanti strade di attraversamento e interdirne il transito, seppure per poco tempo, genererebbe un aggravio di traffico nei quartieri residenziali adiacenti già ora in sofferenza”.

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La campanella ha ricominciato a suonare e, puntuali, come ogni anno, fioccano le lamentele dei residenti intorno al polo scolastico di viale Peruzzi, estenuati dal traffico, dal rumore e dalla puzza.

“La situazione per noi che abitiamo in via Belchite è a dir poco insostenibile. Bisognerebbe chiudere la zona al traffico alle auto non residenti nella mezz’ora di entrata e di uscita di scuola. Vogliono chiudere il centro per lo smog ma in questa zona i gas di scarico delle auto sono ben superiori. A chi è a piedi o in bicicletta serve la mascherina per poter respirare”.

Ma è possibile trasformare viale Peruzzi in una cosiddetta strada scolastica, ovvero un asse in cui viene vietato (temporaneamente) il traffico degli autoveicoli, consentendo il transito solo a pedoni, biciclette, mezzi per il trasporto dei disabili e autobus? Esperienze di questo tipo, ormai una prassi in tanti paesi europei, sono nate anche in varie città italiane, grazie ai provvedimenti stabiliti dalle Giunte comunali: la Polizia Locale o i volontari posizionano le transenne negli orari di chiusura per poi rimuoverle una volta che i ragazzi sono entrati in classe. Scelte che favoriscono l’autonomia dei giovani negli spostamenti quotidiani casa-scuola, incentivano una mobilità sostenibile e riducono gli assembramenti di auto che sostano spesso in doppia fila davanti alle strutture scolastiche e i conseguenti tassi di incidentalità e inquinamento.

“Tra tutte le scuole cittadine, quelle che affacciano su assi principali trafficati sono le Focherini in via Magazzeno e le scuole superiori in viale Peruzzi – ammette l’assessore alla Mobilità, Marco Truzzi – ma in entrambi l’ipotesi di chiudere tali vie è impraticabile. Entrambe rappresentano importanti strade di attraversamento e interdirne il transito, seppure per poco tempo, genererebbe un aggravio di traffico nei quartieri residenziali adiacenti già ora in sofferenza. Viale Peruzzi è fondamentale per collegare il centro storico alla Tangenziale Losi, in caso di chiusura le uniche alternative sarebbero via Molinari e viale Manzoni da un lato e Nuova Ponente dall’altro, già interessate da un forte traffico veicolare. Un carico maggiore di auto nelle vie laterali aggraverebbe ulteriormente il problema per i residenti”.

Certo è inspiegabile che un così alto numero di adolescenti si faccia ancora accompagnare alle superiori da mamma e papà: “le alternative – prosegue Truzzi – ci sono, a partire dal trasporto pubblico locale (da e per le frazioni) che è stato potenziato proprio per favorire gli studenti che non abitano a Carpi. La creazione di una corsia a loro dedicata in viale Peruzzi ha poi permesso agli autobus di non registrare più ritardi nelle corse, in questo modo, oltre ai benefici in termini viabilistici, le centinaia di ragazzi che si muovono col trasporto pubblico arrivano a casa in orario. I genitori in macchina dovrebbero attendere i propri figli nei parcheggi vicini, quello della piscina e di Piazzale Baracchi (in prossimità della Polizia Locale in viale Peruzzi), lasciando che facciano due passi se proprio non possono raggiungere la scuola in autonomia”.

L’Amministrazione sta invece valutando eventuali ipotesi di chiusura nell’ambito delle progettualità di tre isole ambientali cittadine in prossimità delle Leonardo da Vinci (quartiere Colombo), delle Saltini (via Remesina – Parco Berlinguer) e delle Rodari (via Cuneo) ma nulla è ancora stato stabilito.

Jessica Bianchi