A dieci anni dallo smantellamento del Campo Nomadi, la Lega interroga l’Amministrazione sulla collocazione dei Sinti

Il Campo nomadi di via Nuova Ponente è stato smantellato nel 2013, da allora alcune famiglie Sinti sono state collocate in due microaree (zona fieristica) e nella ex Scuola Tenente Schiavi di via Chiesa di Cortile. Soluzioni che da temporanee stanno rischiando di diventare definitive come sottolineato dal consigliere della Lega, Giulio Bonzanini.

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Ex Scuola Tenente Schiavi di via Chiesa di Cortile

Il Campo nomadi di via Nuova Ponente è stato smantellato nel 2013, da allora alcune famiglie Sinti sono state collocate in due microaree (zona fieristica) e nella ex Scuola Tenente Schiavi di via Chiesa di Cortile. Soluzioni che da temporanee stanno rischiando di diventare definitive come sottolineato dal consigliere della Lega, Giulio Bonzanini: alla sua interrogazione, fatta per chiarire come “l’Amministrazione si stia muovendo per cercare soluzioni alternative anche a fronte delle ripetute segnalazioni di uso inadeguato degli spazi concessi ai nomadi”, è stata data una risposta nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 29 settembre dall’assessore alle Politiche Sociali, Tamara Calzolari.

“Nei primi mesi di quest’anno – ha spiegato l’assessore – due nuclei sono stati accompagnati in un percorso di uscita e di autonomia dalle micro aree di via Nuova Ponente verso due alloggi anche grazie all’intermediazione della Cooperativa sociale Accento. Sono inoltre stati completati i lavori di miglioramento delle due aree per migliorarne il decoro, le condizioni igieniche e per consentire una puntuale divisione delle utenze che, lo ricordo, sono a carico dei Sinti presenti”. Sulla ex Tenente Schiavi di Cortile, Calzolari ha sottolineato come dai numerosi sopralluoghi fatti per “valutare l’utilizzo delle strutture ed evitare l’ammaloramento dell’immobile, all’interno non siano emersi danni o particolari criticità mentre all’esterno sono state compiute opere di bonifica e manutenzione”.

La soluzione inizialmente prevista di spostamento della famiglia presente nei locali della scuola in un terreno di proprietà in via Dei Fuochi non “è invece stata percorribile”, prosegue l’assessore, pertanto “abbiamo tentato altre strade per dare il via a un eventuale trasloco ma, per ora, nessuna ha dato esito positivo per i costi troppo alti legati ad acquisto e infrastrutturazione a cui avrebbero dovuto far fronte i Sinti. A Cortile le utenze sono ancora in carico al Comune ma è nostra intenzione trovare ai nuclei una idonea collocazione affinchè possano essere autonomi anche su questo fronte”. Alcuni cittadini hanno segnalato delle possibili aree meno periferiche che i nomadi avrebbero potuto acquistare ma, aggiunge Calzolari, “il pregiudizio verso la comunità non ha giocato a vantaggio della nuova collocazione e i proprietari non si sono mostrati interessati alla vendita”.  Insomma la soluzione al problema è ancora lontana e, quasi dieci anni dopo il superamento del campo nomadi, nulla è cambiato. “Per noi la questione non è un capitolo chiuso, l’impegno prosegue” ha concluso Calzolari.

Jessica Bianchi