Covid, positivi e ricoveri in aumento. Disponibili i nuovi vaccini adattati alle varianti

Inversione di tendenza nell’ultima settimana di osservazione, con l’aumento del numero di nuovi casi, della percentuale di positività e dei ricoveri quotidiani. Dopo l’autorizzazione di Ema e Aifa e il via libera del Ministero della Salute, anche le nuove formulazioni bivalenti di vaccini a m-RNA adattati alle ultime varianti sono disponibili per la vaccinazione contro il Covid-19: due le tipologie presenti, Moderna e Pfizer.

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Inversione di tendenza nell’ultima settimana di osservazione, con l’aumento del numero di nuovi casi, della percentuale di positività e dei ricoveri quotidiani.

Ad oggi, in provincia di Modena, sono accertati 1.685 (erano 1.310 il 19 settembre, +29%) casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19. 

Sono invece 65 (erano 49 il 19 settembre, +33%) i pazienti ricoverati negli ospedali della provincia: 37 pazienti in Azienda ospedaliero universitaria, 5 all’Ospedale di Sassuolo e 23 negli ospedali a gestione Ausl.

Al 26 settembre nel modenese sono in isolamento 1.620 persone covid positive (erano 1.261 il 19 settembre, +28%) di cui 166 a Carpi (erano 153 il 19 settembre).

Al 26 settembre sono state somministrate complessivamente 1.780.053 dosi di vaccino, di cui 599.743 prime dosi, 569.832 seconde dosi, 501.304 dosi addizionali e primi richiami (booster), 109.174 secondi richiami (second booster).

Dopo l’autorizzazione di Ema e Aifa e il via libera del Ministero della Salute, anche le nuove formulazioni bivalenti di vaccini a m-RNA adattati alle ultime varianti sono disponibili per la vaccinazione contro il Covid-19: due le tipologie presenti, Moderna e Pfizer.

In Emilia-Romagna sono già state consegnate oltre 700mila dosi (all’Ausl di Modena  sono state consegnate 116.620 dosi), pronte per essere somministrate anche con il coinvolgimento dei Medici di medicina generale, dopo l’accordo recentemente siglato con la Regione. I vaccini sono destinati alla seconda dose di richiamo per tutti i cittadini dai 12 anni in su che ne facciano richiesta, purchè abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni. Il loro utilizzo, tuttavia, è prioritariamente raccomandato per tre ‘categorie’.

Come secondo richiamo (quindi quarta dose) per tutti i 60enni e oltre e per le persone dai 12 anni in su con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti; per gli  operatori sanitari, gli ospiti e operatori delle strutture residenziali e le donne in gravidanza. 

Come prima dose di richiamo (quindi terza dose) a favore dei soggetti di età uguale o maggiore di 12 anni che non l’abbiano ancora ricevuta, indipendentemente dal vaccino utilizzato per il completamento del ciclo primario. Infine, come seconda dose di richiamo, dietro valutazione e giudizio clinico specialistico, ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria.