Siringhe al Crea, la questione è grave e non deve essere sottovalutata

Al Crea qualcuno si ritrova per iniettarsi sostanze stupefacenti: un’abitudine che deve essere eradicata sul nascere. Le Forze dell’ordine sono state informate ma oltre a rafforzare il pattugliamento in piazzale XXV Aprile nelle ore serali è indispensabile che compiano lo sforzo di entrare nell’area verde per cogliere i soggetti sul fatto e comunque per rendere evidente a tutti che la loro presenza non è gradita.

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“Noi non siamo sentinelle, il nostro compito è quello di prenderci cura della natura ma non possiamo disperdere energie continue per ripulire questa preziosa oasi urbana da spazzatura e, peggio ancora, da siringhe”.

A parlare sono i volontari della Lipu di Carpi che da anni hanno in gestione l’ex vivaio Crea, il Campo Ritrovato delle Essenze Autoctone (di fronte al Club Giardino) a Cibeno. Gli abbandoni di rifiuti sono in continua crescita e, oltre ai sacchetti gettati tra i cespugli, ora si sommano anche ingombranti di ogni genere prontamente segnalati ad Aimag affinché vengano rimossi. Lo spiacevole e indecoroso malcostume però da qualche tempo è accompagnato da un altro fenomeno che sta preoccupando i volontari e su cui è assolutamente necessario alzare il livello di attenzione. Non è raro infatti trovare delle siringhe, unitamente a fondi di lattine di alluminio bruciate e confezioni di fisiologica. Al Crea qualcuno si ritrova per iniettarsi sostanze stupefacenti: un’abitudine che deve essere eradicata sul nascere. Le Forze dell’ordine sono state informate ma oltre a rafforzare il pattugliamento in piazzale XXV Aprile nelle ore serali è indispensabile che compiano lo sforzo di entrare nell’area verde per cogliere i soggetti sul fatto e comunque per rendere evidente a tutti che la loro presenza non è gradita. La questione è grave e non deve essere sottovalutata in ballo vi sono la sicurezza e la salute di tutti coloro che amano passeggiare in questa verde oasi urbana.

Jessica Bianchi