Il degrado corre in Piazzale Dante

Perché, dal momento che le zone “calde” sono note, non scattano controlli frequenti tesi a verificare l’identità di questi individui ed, eventualmente, allontanarli o, al contrario, farsene carico qualora fossero in un evidente stato di difficoltà? Voltarsi dall’altra parte non migliorerà la situazione.

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Il degrado corre in Piazzale Dante. Un cittadino segnala la presenza costante di persone che non solo bivaccano ma che di notte dormono sulle panchine, per poi sparire alle prime luci dell’alba. Il loro passaggio è testimoniato da numerose bottiglie di alcolici e resti di cibo in prossimità dei loro giacigli di fortuna. Un fenomeno che si sta moltiplicando e interessa varie aree verdi pubbliche. La presenza di queste persone, spesso alticce e moleste, allontana dai parchi i frequentatori abituali che non si sentono più sicuri soprattutto nelle fasce serali. E mentre i nostri parchi di notte si trasformano in immondezzai, per poi essere puntualmente ripuliti ogni mattina dagli operatori ecologici, emerge un’altra preoccupazione di meno rapida soluzione. Chi sono le persone che dormono all’addiaccio? Alcolisti che smaltiscono la sbornia? Senzatetto? Malati?

Perché, dal momento che le zone “calde” sono note, non scattano controlli frequenti tesi a verificare l’identità di questi individui ed, eventualmente, allontanarli o, al contrario, farsene carico qualora fossero in un evidente stato di difficoltà? Voltarsi dall’altra parte non migliorerà la situazione. 

Jessica Bianchi