Preso il piromane della tangenziale di Modena: appiccava gli incendi con la diavolina

Ieri, in Tribunale a Modena, il giudice ha confermato l’arresto ma il 44enne è stato rimesso in libertà perché incensurato. Per lui obbligo di firma e il divieto di uscire di casa nelle ore notturne per il pericolo di reiterazione del reato. Il processo è stato aggiornato a settembre.

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Foto di repertorio

Si è avvalso della facoltà di non rispondere l’impiegato 44enne di origine carpigiana ma residente nella Città della Ghirlandina accusato di essere il piromane della tangenziale di Modena: 4 i roghi, tra le uscite 8, 6 e 3 in direzione Bologna e in prossimità dell’uscita 8 in direzione Milano, appiccati sabato sera. 

Gli incendi sono stati scatenati gettando cubetti accesi dal finestrino dell’auto sulle sterpaglie vicine alla strada. L’uomo, a bordo di una panda rossa, è stato incastrato dalle testimonianze di altri automobilisti e da una foto che è riuscita a immortalare la targa dell’auto. 

All’interno dell’autovettura segnalata la Polizia ha rinvenuto nell’abitacolo lato passeggero due cubetti di accendi fuoco a base di kerosene, privi di confezione, un accendino e numerosi stracci. Il veicolo inoltre presentava sulla fiancata destra tracce evidenti di recenti strisciamento contro il guard-rail compatibili con le manovre attuate in occasione dell’accensione degli incendi.

Ieri, in Tribunale a Modena, il giudice ha confermato l’arresto ma il 44enne è stato rimesso in libertà perché incensurato. Per lui obbligo di firma e il divieto di uscire di casa nelle ore notturne per il pericolo di reiterazione del reato. Il processo è stato aggiornato a settembre.

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