Sui palloncini hanno riportato alcune delle parole più significative del percorso o immagini diverse: ‘felicità’, ‘lavoro di gruppo’, la rappresentazione di un rondone e con i disegni realizzati a ogni incontro hanno costruito una linea del tempo per presentarla alle loro famiglie e ai volontari in occasione dell’incontro finale venerdì 17 giugno presso il Circolo Gorizia al termine del Progetto Pon di educazione alla cittadinanza Campus del Volontariato. Hanno partecipato aderendo alla proposta della Scuola Primaria Rodari in modo volontario 23 alunni di classe quinta che si sono ritrovati, in orario extrascolastico, e, insieme alle referenti del progetto le docenti Sara Bongiovanni e Chiara Anderlini, hanno incontrato alcuni rappresentanti del mondo del volontariato che li hanno coinvolti in laboratori e attività.
“È stato offerto ai bambini uno spazio per riflettere sul significato della solidarietà, dell’altruismo, della responsabilità del vivere insieme e ogni intervento – spiegano le insegnanti – si è focalizzato sui valori e sulle caratteristiche dell’attività solidale che veniva presentata”.
Alla Casa del Volontariato ha avuto inizio il percorso con una riflessione proposta dalla psicologa Nadia Bonamici e la realizzazione degli origami come dono e occasione di scambio. Insieme a Danilo Baraldi, presidente dell’associazione Grandangolo, i bambini hanno scoperto come la fotografia possa diventare uno strumento per comunicare e raccontare la solidarietà. Poi hanno frammentato il loro ritratto fotografico in varie parti, le hanno scambiate tra loro per ricomporre volti ‘differenti’.
Con Luciano Franchini di Croce Rossa Italiana hanno imparato il valore della responsabilità civile sperimentando sui manichini cosa fare in caso di ostruzione delle vie aeree e hanno potuto vedere Vanni Gasparini e i volontari della Protezione Civile al lavoro con l’unità cinofila nella simulazione di un salvataggio riflettendo inoltre sul valore dell’essere preparati realizzando un’attività di ‘sopravvivenza’.
I principi del consumo responsabile sono stati al centro dell’incontro con Vania Veronesi dell’Emporio Cinque Pani mentre con la Caritas della parrocchia Corpus Domini gli stessi alunni, coordinati dalla volontaria Rosangela Maccari, hanno promosso una raccolta di materiale di cancelleria all’interno della scuola impegnandosi per motivare i compagni.
A Recuperandia dove la cultura del riuso e dello scambio crea una rete di buone pratiche a favore di tutti, i bambini si sono dedicati per un’intera mattina al riordino di giochi, vestiti e materiali diversi.
Nel progetto, il senso di comunità è stato declinato anche come attenzione all’ambiente e l’incontro con Daniela Rustichelli e i volontari della Lipu è stato utile per comprendere il valore del rispetto per l’ambiente e gli animali: nel centro storico di Carpi i bambini hanno imparato a riconoscere rondoni e rondini, e poi hanno visitato l’oasi urbana del vivaio CREA, per imparare a distinguere erbe e piante autoctone giocando a una caccia al tesoro ambientale.
Ospiti dell’Azienda Bergianti a Gargallo, inserita nel Circuito Terre Vive, hanno infine conosciuto una realtà in cui la produzione agricola è legata al benessere della terra e degli animali che ospita e hanno lavorato la terra con le loro mani piantando cipollotti.
L’ultimo incontro è quello vissuto al Circolo Gorizia con i volontari che hanno saputo coinvolgere i bambini in uno scambio intergenerazionale proponendo giochi di psicomotricità e la preparazione di pane e Nutella come merenda per tutti in occasione della presentazione del progetto alle famiglie. “Proprio attraverso l’incontro con diverse associazioni di volontariato territoriali, la conoscenza ed il coinvolgimento diretto in esperienze concrete di partecipazione, i bambini hanno riscoperto il valore di essere, insieme, cittadini attivi del proprio tempo” concludono Sara e Chiara.
Sara Gelli