Rondini in calo in centro storico, qualcuno ne ha distrutto i nidi

Ne attendiamo l’arrivo ogni anno con trepidazione. D’altronde sono loro a siglare l’arrivo della primavera. Qualcuno però in città evidentemente non le ama, arrivando a distruggerne i nidi nonostante tale pratica rappresenti un reato. L’amara scoperta è stata fatta dai volontari della locale sezione della Lipu che hanno registrato un calo della popolazione di questa specie protetta in centro storico, in particolare tra corso Cabassi e via Manuzio.

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Ne attendiamo l’arrivo ogni anno con trepidazione. D’altronde sono loro a siglare l’arrivo della primavera. Qualcuno però in città evidentemente non le ama, arrivando a distruggerne i nidi nonostante tale pratica rappresenti un reato. L’amara scoperta è stata fatta dai volontari della locale sezione della Lipu che anche per questo motivo hanno registrato un calo della popolazione di questa specie protetta in centro storico, in particolare tra corso Cabassi e via Manuzio dove storicamente approdano le prime rondini e dove da tempo insistono vari cantieri. I palazzi storici sono veri e propri monumenti vivi e la presenza delle rondini non può che rappresentare un valore aggiunto per questi luoghi ma molti ne temono la sporcizia e anziché adottare delle semplici soluzioni per limitare tale inconveniente preferiscono impedire alle rondini di nidificare o peggio distruggere i nidi.

La rondine adulta – spiega la delegata della Lipu, Daniela Rustichelli – non sporca e nemmeno i rondinotti implumi. Gli esemplari adulti infatti portano fuori il sacchetto fecale per tenere pulito e igienizzato il nido. Ovviamente quando i rondinotti crescono e iniziano a star stretti nel nido è inevitabile che un poco di guano esca, per questo poniamo sotto al nido delle apposite tavolette, peraltro leggermente inclinate onde evitare che vi stazionino i colombi. Durante la prima settimana di volo può darsi che gli uccelletti uscendo dal nido sporchino un po’ le pareti sottostanti ma basta pazientare e pulire in quei giorni”. Per rendere le tavolette perfettamente integrate al contesto la Lipu ha proposto di affrescarle dello stesso colore dei portici o dei palazzi ma la loro idea è caduta nel vuoto. Distruggere i nidi è un atto barbaro e crudele perchè, prosegue Rustichelli, la rondine è un uccello “filopatrico, non solo è fedele per tutta la vita al proprio compagno ma anche alla propria casa. Se le togli il nido lei tenderà a rifarlo esattamente nello stesso punto”. In compensazione ai nidi rimossi, la Lipu ne ha fatti installare otto artificiali in via Manuzio – Cabassi ma sul loro posizionamento si sarebbe potuto fare di meglio… Anche in Piazzetta Garibaldi un nido storico che insisteva su un faretto è stato rimosso e un altro disturbato con la rondine in cova è crollato per mancanza di attenzione per far passare un filo elettrico…

Se pizzicati con le mani nel sacco queste persone rischiano e pure molto. E di questi giorni infatti la notizia che a Rimini un commerciante, accusato di aver distrutto un nido di rondini rischiando di uccidere i pulcini all’interno, è finito a processo, dopo essersi opposto a un decreto penale di condanna, per danneggiamento aggravato. A incastrarlo le telecamere di sorveglianza. Le rondini, i loro nidi, le uova e i nidiacei sono protetti dalla legge n. 157/92 e dall’articolo 635 del codice penale, che ne vieta l’uccisione e la distruzione. Inoltre questa specie, data la migrazione di 6000-8000 Km che viene a riprodursi nei nostri paesi, è monitorata a livello europeo e intercontinentale, ormai anche in alcuni stazioni di svernamento africane. “Faremo da sentinelle e vigileremo ulteriormente ma soprattutto proseguiremo nella nostra campagna di sensibilizzazione, sempre pronti a intervenire qualora un cittadino avesse bisogno di un nido artificiale, che deve rispettare determinati standard per essere accettato dalle rondini, o di una tavoletta”, continua Rustichelli.

Le rondini si fidano dell’uomo per riprodursi, osservano il passeggio delle persone sotto ai portici, non sono infastidite nemmeno da musica o rumori forti… “cerchiamo di essere più concilianti e riconoscenti, d’altronde questi uccelli ci tolgono di torno una gran quantità di zanzare, vespe, calabroni, cimici, moscerini e mosche… L’auspicio è che l’Amministrazione Comunale, come ci ha promesso, faccia entrare nel regolamento urbano la tutela delle rondini, di rondoni, balestrucci e  degli uccelli insettivori”.

Nel frattempo aspettiamo con ansia il risultato del censimento delle rondini in centro storico effettuato il 10 e il 17 maggio, come da tradizione, dai piccoli alunni delle classi seconde e terze della Scuola Primaria Rodari per quantificare l’effettivo calo di una specie che, pur essendo tipicamente di campagna, da sempre ha scelto i nostri portici per nidificare.

Jessica Bianchi