Lo stabile che doveva ospitare il Peter Mar, dodici anni dopo è ancora vuoto, ma qualcosa pare muoversi…

Correva l’anno 2010 quando la Provincia di Modena annunciò la nascita del progetto del Parco eco-tecnologico Peter Mar, a Fossoli, in via Remesina esterna, per il recupero di materia dai rifiuti. Dodici anni dopo l’annuncio della nascita del parco, l’immobile di via Remesina, abbandonato a se stesso e già costato oltre 1 milione di euro, necessita di interventi di manutenzione e dunque di nuovi finanziamenti per poter essere utilizzato ma qualcosa pare muoversi circa la sua “vocazione”. La Regione ha infatti apportato una importante modifica statutaria.

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Correva l’anno 2010 quando la Provincia di Modena annunciò la nascita del progetto del Parco eco-tecnologico Peter Mar, a Fossoli, in via Remesina esterna, per il recupero di materia dai rifiuti. L’area verde di oltre 15mila metri quadrati è stata dotata di un centro servizi, ricavato dalla ristrutturazione di un edificio rustico con criteri all’insegna della bioedilizia. Il progetto, promosso da Provincia, Comune di CarpiUnione Terre d’Argine Aimag, ha beneficiato di un finanziamento di 800mila euro dalla Regione Emilia-Romagna, a cui si era aggiunto un contributo di 300mila euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Fondi che hanno interamente coperto i costi dell’opera. Il fabbricato sarebbe dovuto diventare un centro multifunzionale di supporto alle attività del parco: dalla didattica alla formazione, fino alle mostre sul recupero dei rifiuti. Idea che venne momentaneamente accantonata quando, a causa del sisma del 2012, alcuni uffici di Aimag vennero trasferiti all’interno della struttura. Nel 2018, con lo sgombero dei locali da parte della multiutility, il tanto atteso parco avrebbe dovuto vedere la luce ma qualcosa è andato nuovamente storto. 

Dodici anni dopo l’annuncio della nascita del parco, l’immobile di via Remesina, abbandonato a se stesso e già costato oltre 1 milione di euro, necessita di interventi di manutenzione e dunque di nuovi finanziamenti per poter essere utilizzato ma qualcosa pare muoversi circa la sua “vocazione”.

Nel giugno 2021 il Comune di Carpi ha sottoscritto un protocollo d’intesa con Aimag e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia – Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari per la nascita di un centro di ricerca e sviluppo su economia circolare ed energie rinnovabili. Il protocollo – della durata iniziale di cinque anni – promuove la collaborazione fra i vari soggetti per sviluppare e realizzare programmi di ricerca integrata su progetti inerenti l’economia circolare, la produzione di energie rinnovabili e altri settori di comune interesse su tematiche ambientali. A mancare, sul tavolo, era solo una struttura consona che potesse ospitare alcuni di questi progetti. 

Nella giornata di lunedì 30 maggio, la Giunta della Regione Emilia Romagna ha approvato una delibera che riconosce il “Comune di Carpi come soggetto titolare amministrativo e responsabile della gestione operativa del parco, denominato Peter Mar, il quale agirà in nome e per conto dei soggetti fondatori”. Un passaggio formale che dovrebbe ora consentire all’ente pubblico, come si legge nella delibera regionale, di “valutare la coerenza con le finalità del Parco dei progetti di ricerca e sviluppo e delle altre attività proposte dai soggetti fondatori”. Che la modifica statutaria dia finalmente gambe al protocollo del giugno scorso, offrendo di fatto ai sottoscrittori una struttura appropriata? Che sia la volta buona e che lo stabile di via Remesina abbia finalmente ragion d’essere? Il tempo lo dirà, d’altronde dopo 12 anni, non abbiamo fretta.

Jessica Bianchi 

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