Manutenzione dei fossati, non tagliate l’erba a maggio e a giugno!

Ebbene nei giorni scorsi un’attenta osservatrice ha scorto una decina di esemplari di Elleborina giallognola in un fossato in via Lametta. Un piccolo ma straordinario evento che ha immediatamente immortalato. Senza i suoi scatti non ne avremmo alcuna testimonianza dal momento che poche ore più tardi quello stesso fossato è stato totalmente sfalciato, orchidee - e plastica - comprese.

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Occorrono otto anni per passare dalla germinazione del seme allo spuntare delle prime foglie; ne occorrono poi almeno altri due o tre per assistere alla prima fioritura. Stiamo parlando dell’Elleborina giallognola, (Cephalanthera damasonium) una bellissima orchidea selvatica ormai molto rara nel nostro territorio. Una curiosità: i suoi fiori, privi di nettare, attirano gli insetti impollinatori, principalmente Imenotteri, mediante uno straordinario inganno visivo; le creste gialle, presenti sul labello, imitano stami ricchi di polline, ricercato dagli insetti per nutrire le loro larve. Quando un insetto visita il fiore, entra in contatto con la sostanza appiccicosa dello stigma per poi trasportarlo involontariamente sullo stigma del fiore successivo. 

Ebbene nei giorni scorsi un’attenta osservatrice ha scorto una decina di esemplari di Elleborina giallognola in un fossato in via Lametta. Un piccolo ma straordinario evento che ha immediatamente immortalato. Senza i suoi scatti non ne avremmo alcuna testimonianza dal momento che poche ore più tardi quello stesso fossato è stato totalmente sfalciato, orchidee e plastica comprese. Si fa un gran parlare di tutela della biodiversità, della necessità sempre più stringente di salvaguardare gli insetti impollinatori, a partire dalle api, la cui popolazione è stata messa in ginocchio da pesticidi e cambiamenti climatici, eppure nella pratica quotidiana assistiamo a gesti che purtroppo vanno nella direzione contraria. In città occorre trovare il giusto equilibrio tra sicurezza e tutela ambientale: aiuole, rotonde, aree verdi attrezzate… devono essere manutenute attraverso regolari sfalci dell’erba per garantire visibilità e sicurezza, anche se sarebbero graditi angoli verdi in cui creare prati stabili (come accadrà nel Parco della Cappuccina quando finalmente vedo la luce) ma in campagna? I prati rivestono un importante ruolo sia per la biodiversità floristica che per gli habitat e offrono cibo e rifugio per micromammiferi di diverse specie e per gli uccelli insettivori. Anche i privati hanno la responsabilità di difendere la natura, ad esempio tagliando l’erba dei fossati meno spesso, senza per questo compromettere il regolare e costante deflusso delle acque, e lasciando così che la Natura faccia il suo corso e che piante rare come l’Elleborina giallognola possano ritrovare il giusto habitat? 

Il mondo agricolo nutre una certa diffidenza nei confronti di una manutenzione ragionata (minor numero di falciature e altezza di taglio dell’erba maggiore) poiché teme che eventuali malattie si propaghino poi ai campi. E allora perchè non giungere a un compromesso? L’invito – esteso anche a tutti coloro che hanno la fortuna di avere un giardino – potrebbe essere quello di non tagliare l’erba nei mesi di maggio e giugno, pratica che potrebbe rivelarsi mortale per centinaia di insetti, impollinatori compresi, la cui presenza, lo ribadiamo, è fondamentale anche per la produttività delle coltivazioni.

Jessica Bianchi