Il Torchietto, la nuova sfida di Massimo Lolli

L'ha volutamente definita 'trattoria', termine che campeggia sulla facciata del fabbricato, per chiarire immediatamente che la sua intenzione è quella di offrire ai clienti un menù tipico della nostra cucina, strettamente legato alla tradizione della cucina classica emiliana.

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L’ha volutamente definita ‘trattoria’, termine che campeggia sulla facciata del fabbricato, per chiarire immediatamente che la sua intenzione è quella di offrire ai clienti un menù tipico della nostra cucina, strettamente legato alla tradizione della cucina classica emiliana.

E’ questa la nuova sfida di Massimo Lolli, figlio di questa terra, e che non è certo nuovo a exploit del genere, a cominciare  dal Poldo di Soliera da lui avviato e che ora ha lasciato in buone mani, per continuare col Poldinocafè di Traversa San Giorgio, trasformato in un accogliente bar-ristorante, punto di sosta per quanti si fermano all’adiacente stazione di servizio, con piatti veloci ma ugualmente ricchi, di prima scelta e qualità. 

E così eccolo arrivare sulla statale per Correggio, alle porte di Carpi, “la strada della doppia curva” che, dopo anni di proteste e richieste, Comune e Provincia hanno deciso finalmente di raddrizzare. E ora, sistemata la viabilità con una rotatoria che rende maggiormente sicura la circolazione, Massimo Lolli ha rilevato l’esercizio già esistente, ristrutturato l’edificio, riadattato, tinteggiato, arredato in modo minimale ma accogliente, creato un vasto e comodo parcheggio per le auto e ribattezzato il ristorante col nome Trattoria il Torchietto. Sì, perchè al Torchietto si mangia come nelle trattorie di una volta, dai primi piatti classici della cucina modenese, come le tagliatelle al ragù, i tortellini in brodo o alla panna, i tortelloni verdi con ricotta e spinaci o di zucca, secondo la tradizione mantovana, ai secondi di carne; spazio anche a un sapiente utilizzo dei formaggi, degli insaccati e l’utilizzo della verdura e della frutta di stagione per offrire un menù tradizionale ma comunque sempre ‘nuovo’, attento a sfruttare le eccellenze agroalimentari del territorio  e le sue produzioni stagionali. Poi un’ampia varietà di dolci fatti in casa e una vasta scelta di Lambrusco di ogni tipo proveniente dalle Cantine della zona. Un menù adatto insomma anche alle famiglie con un ottimo rapporto qualità-prezzo. La Trattoria resta aperta sette giorni su sette e chiude soltanto la domenica sera e il lunedì sera. 

“E per dare vita al mio sogno nel cassetto – aggiunge soddisfatto Massimo Lolli – ho scelto collaboratori di grandi  capacità  e professionalità come lo chef Massimilano, la cuoca Rosy e, per il servizio ai tavoli, Massimo, Gabriele, Alessia e Timea, provenienti tutti da esperienze in noti ristorante della zona”.

Ma non finisce qui perchè la storia professionale del dinamico e fantasioso  Massimo proseguirà con l’apertura di un altro locale: il Poldinocafè di Correggio (ma che si trova a fianco della nuova Trattoria il Torchietto) un bar del tutto nuovo e originale  che andrà a completare il nuovo sito di risto-bar che egli sta realizzando proprio sulla nuova rotonda per Correggio. Buona fortuna allora alla nuova Trattoria Il Torchietto e al prossimo Poldinocafè che andranno ad arricchire l’offerta di un sicuro luogo dove fermarsi a tavola.

Cesare Pradella

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