Zecche nei parchi urbani, un pericolo da non sottovalutare

Con l'erba alta che invade i parchi della nostra città aumenta il rischio di punture di zecca. A segnalarlo, tra gli altri, è una cittadina residente a Fossoli che domenica mattina, durante una passeggiata col cane nel parco urbano di via Martinelli, si è ritrovata le gambe ricoperte di zecche. “Fortunatamente avevo i leggins chiari e me ne sono accorta subito, ma sono rimasta spiazzata. Non mi era mai successo prima”.

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“Attenzione a frequentare questo parco. Mi sono ritrovate le zecche attaccate alle gambe”. 

Con un post su Facebook, una cittadina residente a Fossoli, Simona, segnala un episodio increscioso che le è accaduto domenica mattina nel parco urbano adiacente il Circolo La Fontana di via Martinelli a Fossoli, richiamando l’attenzione su un pericolo da non sottovalutare.

“Stavo passeggiando col mio cane nel parco che frequentiamo abitualmente – racconta Simona – quando mi sono accorta che sulle gambe mi si erano attaccate delle zecche.

Fortunatamente avevo dei leggins bianchi e quindi le zecche sono saltate subito all’occhio e le ho scacciate in tempo.

Da sette anni porto il cane in questo parco e non mi era mai accaduto di ritrovarmi delle zecche addosso. Sono rimasta spiazzata e allarmata. Per quanto riguarda il mio cane so che lui è protetto dai trattamenti anti parassitari ma noi umani no, e le punture di zecche possono portare infezioni.

Penso anche ai bambini che frequentano il parco o alle persone anziane. Ho deciso di segnalare l’episodio su Facebook per mettere in guardia gli altri cittadini, e anche per chiedere che si possa trovare una soluzione magari con trattamenti mirati che risolvano il problema, oppure più semplicemente con sfalci più regolari del prato”.

L’erba che viene lasciata crescere fino a lunghezze eccessive, unita all’umidità e al calore presenti in questo periodo dell’anno, diventano terreno fertile per il proliferare di colonie di zanzare, zecche e altri parassiti pericolosi per gli uomini e gli animali. “La zecca è un parassita da sempre presente in natura – ha commentato Angela Zaffignani, esperta di verde pubblico – che si annida ovunque vi sia vegetazione incolta. Con l’aumento delle temperature esce dai propri nascondigli e si predispone ad attaccare il potenziale ospite. L’erba alta è sicuramente un fattore che favorisce il fenomeno del proliferare della zecca su animali e persone, per cui andrebbe evitata. Più che sottoporre le aree verdi a trattamenti di disinfestazione, come quelli che già si fanno per la zanzara tigre, che sono pur sempre chimici, penso sia importante prevenire: evitare di frequentare zone con erba alta, proteggere le gambe con pantaloni lunghi, ed evitare che anche i nostri animali si muovano nell’erba alta perché, sebbene sottoposti a terapia di prevenzione antiparassitaria, possono comunque correre dei rischi. Le zecche esistono ma non sono un flagello. E’ importante però approcciarsi all’ambiente nel modo giusto”.

Chiara Sorrentino