Il Circolo Graziosi si è vestito di giallo e azzurro domenica 8 maggio. I colori dell’Ucraina hanno accolto le oltre 200 persone che hanno voluto partecipare al Pranzo di accoglienza organizzato dall’associazione cittadina Mriya. Un’occasione per dare il benvenuto alle oltre 100 famiglie allargate sfuggite dalla guerra che hanno trovato nella nostra città un luogo sicuro in cui ricominciare a sperare. Intorno ai tavoli imbanditi dai preziosi volontari del circolo si sono così seduti carpigiani e ucraini: insieme hanno trascorso una giornata all’insegna dello scambio e della conoscenza reciproci. Tra gli ospiti anche l’assessore alle Politiche Sociali Tamara Calzolari e il sindaco Alberto Bellelli: “è un piacere darvi ufficialmente il benvenuto nella città di Carpi – ha commentato il primo cittadino, il cui intervento è stato tradotto a beneficio dei rifugiati – e un sentito abbraccio. La nostra è una grande comunità e voi ora ne fate parte. Siamo davvero felici della nascita di Mriya, un’associazione capace di fungere da collegamento tra i tanti enti che qui, sul territorio, si stavano già dando da fare sul tema dell’accoglienza. Al momento sono 320 i cittadini che hanno scelto Carpi come meta e qui si è creata sin da subito una straordinaria gara di solidarietà da parte di tante famiglie che hanno loro aperto le porte delle proprie case. Oltre al tema della scolarizzazione, abbiamo intenzione di lavorare sui centri estivi per dare ulteriori occasioni di socialità ai bimbi, i quali hanno il diritto di giocare insieme ai loro nuovi amici italiani”. Il Comune di Carpi, ha infine annunciato il sindaco, ha deciso di aderire a una iniziativa promossa dei comuni a livello nazionale: “stiamo attendendo di capire con quale città ucraina gemellarci. La Regione ha messo a disposizione risorse per contribuire alla ricostruzione dell’Ucraina: stiamo lavorando non solo qui ma anche per il vostro Paese”.
E tra musica, gnocco fritto e abiti tradizionali ucraini, nella giornata della Festa della Mamma, i bambini presenti hanno dedicato alle loro mamme una poesia o una canzone dal palco del circolo mentre i volontari di Mriya hanno donato loro un fiore.
La giornata è così volta al termine, con la promessa che questo pranzo non sarà che il primo di molti altri.
J.B.