La Via Vandelli da Sassuolo

La Rubrica Sentieri Minimi propone un altro tratto da gustare camminando sull’antico percorso della via Vandelli.

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Della Via Vandelli abbiamo già parlato in una precedente occasione relativamente al tratto da Pavullo a Lama Mocogno. Questo percorso però ci può dare molte occasioni di belle camminate e alcune sono sorprendentemente vicine. Ne torneremo a esplorare dei tratti alla maniera dei Sentieri Minimi.

Intanto da detto che a Via Vandelli ha un punto di arrivo a Massa ma due punti di partenza: uno da Modena e l’altro da Sassuolo. Il Duca Francesco III d’Este volle infatti realizzare una bretella che dal Palazzo Ducale di Sassuolo gli consentisse di raggiungere il tracciato principale senza dover tornare a Modena. Oggi ci occuperemo del tratto iniziale di questo “secondo inizio”, fermandoci presto perché abbiamo pensato a una escursione di sola mezza giornata. Ovviamente chi vorrà potrà proseguire in direzione di Serramazzoni, tenendo sempre ben presente gli aspetti legati al ritorno al punto di partenza che noi oggi abbiamo risolto con un “anellino”.

Dunque si parte dal Palazzo Ducale di Sassuolo. Confesso che io, che, come sapete, non sono modenese, la prima volta che lo vidi e lo visitai, restai davvero sorpreso. Un po’ per la bellezza e raffinatezza dell’edificio in sé, del suo parco e della incredibile “peschiera”, ma molto soprattutto perché di Sassuolo conoscevo per motivi di lavoro solo la distesa infinita di mega capannoni, tra svincoli, strade e centri commerciali. Un gioiello del genere non me lo aspettavo. Il palazzo è bellissimo e vale la pena di organizzarsi la giornata per completare la visita anche all’interno (disponibili App con spiegazioni e tante informazioni interessanti).

Vi consigliamo di lasciare la macchina nel parcheggio di via Guglielmo Marconi, in prossimità della stazione dei treni. Attraversata la strada raggiungiamo piazza della Libertà, poi da via San Giorgio la piazza Martiri Partigiani e da qui il piazzale della Rosa dove si trova il Palazzo Ducale. Dopo i dovuti “Ohhhhh” possiamo scendere verso il parco dal cancello sul lato sinistro (ha orari di apertura) e vedere la peschiera per la quale dovremo tenere una buona parte dello stupore. Se il cancello fosse chiuso occorrerebbe aggirare l’isolato, tornando in piazza Martiri e scendendo da via Racchetta per raggiungere la parte bassa del parco.

Siamo quindi nel parco ducale e ci portiamo sull’asse principale. Già qui vedremo le insegne del CAI e di quelle specifiche della Via Vandelli. Proseguiamo allontanandoci dal Palazzo verso le colline. Incrociamo due strade asfaltate (con traffico veloce, quindi occhio!) e proseguiamo sempre diritti fino a che dovremo deviare, dopo il circolo della caccia, a destra.

Costeggiamo il muro di sassi di fiume che presumo fosse il muro originale del parco ducale, ricostruito solo in un tratto per segnare il confine di una bella villa. Sulla strada che incrociamo (via Superchia) prendiamo a sinistra e andiamo diritti fino a dover svoltare verso sinistra. All’incrocio attraversiamo e proseguiamo diritti, con la strada che inizia a salire leggermente, sino a giungere alle Terme di Salvarola. Appena prima di un imponente edificio anni 70 con albergo, prendiamo a destra per una carrareccia appena evidente. Costeggiamo il prato sul limite del boschetto a sinistra fino a vedere, dopo una leggera curva, che la stradella scende verso il basso, lambendo subito dopo un piccolo bacino per irrigazione. Sbuchiamo sul retro di una villa e da qui a sinistra e poi subito a destra sino a una grande azienda agricola. La strada ora asfaltata scende leggermente e passiamo davanti ad un caseificio prima di attraversare una valletta e giungere su via Vallurbana. Qui andiamo a destra per alcune centinaia di metri. Vedremo sulla sinistra salire a gomito via Vandelli (proprio lei!) e la prendiamo senz’altro, salendo fino allo Sporting Club Sassuolo. La strada asfaltata svolta a destra ma noi proseguiamo diritti su una sterrata che sale ripida bordata di siepi fino a giungere sul crinale della collina dove prendiamo la carrareccia verso sinistra. Da qui ci possiamo godere un bel panorama sulla sottostante valle del Secchia e sulle più alte colline a sud.

Andiamo avanti sino ad una azienda agricola che ci si para davanti, cani inclusi. Per chi volesse procedere verso Serramazzoni, occorre aggirare l’azienda e riprendere sul lato opposto la Via Vandelli. Il nostro giro breve fa invece “boa” qui ed iniziamo a scendere dalla asfaltata Strada Casa Bucchelli verso San Michele dei Mucchietti.

Giunti a San Michele andiamo alla chiesa parrocchiale. Da qui, sulla strada principale andiamo a sinistra fino a trovare 300 metri dopo le indicazioni per il sottopasso della SP19 che ci porta sul Percorso Natura del Secchia giusto in corrispondenza della traversa a valle della diga di Castellarano, che volendo possiamo raggiungere facendo alcune centinaia di metri verso monte.

Per tornare invece a Sassuolo, prendiamo il Sentiero Natura verso valle e lo seguiamo per circa 3 km fino a trovare le indicazioni per riportarci su via Superchia. Oppure possiamo proseguire per un altro chilometro scarso sino a trovare le indicazioni per il Palazzo Ducale.

INFORMAZIONI

Località: Sassuolo (MO)

Partenza da: Parcheggio c/o Stazione 

Percorso: Via Vandelli da Sassuolo.

Lunghezza: 17 km con dislivello +250 m / – 250; 60% su sterrato e 40% su strada asfaltata per lo più senza traffico.

Durata: circa 3,5 ore, oltre le eventuali pause