Non c’è pace per il Ponte dell’Uccellino

Il nuovo Ponte dell’Uccellino sarà a campata unica, interamente in acciaio, a doppio senso di marcia con un percorso ciclabile separato. Il nuovo progetto avrà un costo totale di 5 milioni di euro.

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“La provincia sta redigendo il progetto del nuovo Ponte dell’Uccellino sul fiume Secchia che dovrebbe essere consegnato in autunno, in modo da consentire lo svolgimento della gara entro l’anno e la realizzazione del ponte entro il 2023. Nell’attesa della nuova infrastruttura è stato effettuato l’intervento di manutenzione straordinaria all’attuale ponte che ha consentito di rimetterlo in sicurezza”.

Lo ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi nella seduta del Consiglio comunale di Modena di lunedì 4 aprile rispondendo all’interrogazione sul nuovo ponte dell’Uccellino sul fiume Secchia presentata da Piergiulio Giacobazzi di FI e firmata anche da Beatrice De Maio di Modena sociale.

Il consigliere ha chiesto informazioni sulle problematiche riscontrate al ponte nelle ultime indagini e se gli interventi eseguiti “rispondano a un criterio di equilibrio tra spesa, rischi e benefici”. Il consigliere ha quindi domandato quali siano i tempi previsti per la realizzazione del nuovo progetto relativo al ponte e “se esistano altri ponti sul territorio comunale, e sul bacino del fiume Secchia in particolare, che presentino analoghe criticità rispetto a piene del fiume e ai parametri di sicurezza stabiliti dall’autorità di bacino e, in caso affermativo, quali siano”.

L’assessore Bosi ha spiegato che “il nuovo Ponte dell’Uccellino sarà a campata unica, interamente in acciaio, a doppio senso di marcia con un percorso ciclabile separato. Il nuovo progetto avrà un costo totale di 5 milioni di euro – ha proseguito – e dovrebbe essere coperto, anche in questo caso, con contributo della Regione Emilia-Romagna. I lavori saranno suddivisi in due stralci attuativi: un primo stralcio funzionale alla risoluzione delle problematiche idrauliche del ponte, al fine di superare l’interferenza generata dall’attraversamento attuale che costituisce ostacolo al regolare deflusso della piena del fiume Secchia; un secondo stralcio relativo alle rampe di accesso al ponte e agli interventi sulla viabilità limitrofa volti a completare correttamente l’opera”.

Bosi ha quindi precisato che, “le indagini condotte sull’attuale ponte, di tipo bailey, hanno evidenziato condizioni della struttura che non consentono di confermare il mantenimento in esercizio dello stesso come inizialmente ipotizzato ed è emersa la necessità di procedere alla demolizione e alla costruzione di un attraversamento completamente nuovo, sia per quanto riguarda l’infrastruttura sia per quanto riguarda le rampe di accesso”.

Nell’attesa della realizzazione del nuovo ponte, ha aggiunto, “è stato effettuato un intervento di manutenzione straordinaria, concluso una settimana fa, la cui spesa intorno ai 150mila euro è stata ripartita tra Comune di Modena, Provincia e Comune di Soliera. I lavori hanno riguardato la riparazione di alcune fratture localizzate degli elementi strutturali del ponte, su cui è consentito il solo transito di mezzi leggeri, con conseguenti sollecitazioni molto ridotte. Se non avessimo effettuato l’intervento – ha precisato – saremmo rimasti per più di un anno senza il collegamento dell’Uccellino, aggravando la circolazione stradale sugli altri collegamenti”.

L’assessore ha infine precisato che “altre infrastrutture del territorio comunale, come Ponte Alto e ponte Curtatona, non presentano problemi di sicurezza ma solo di interferenze con gli episodi di piena che ne richiedono talvolta la temporanea chiusura”.

In replica, il consigliere Giacobazzi ha sottolineato la “mancata programmazione delle verifiche sul ponte, procrastinate di settimana in settimana, con informazioni frammentarie fornite ai cittadini”. Inoltre, ha criticato “la spesa di oltre 150mila euro per interventi su una struttura da cambiare prima possibile e sulla quale il progetto, anche a seguito delle nuove rilevazioni tecniche, è ancora all’anno zero nonostante se ne parli da 25 anni”.