Il Pd secondo Daniela Depietri: “il partito deve fungere da stimolo e fare critica”

“Il cambiamento si fa da dentro” è questo il motto che da sempre guida Daniela Depietri, amministratrice di lungo corso ed eletta oggi segretaria del Pd di Carpi.

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“Il cambiamento si fa da dentro” è questo il motto che da sempre guida Daniela Depietri, amministratrice di lungo corso ed eletta oggi segretaria del Pd di Carpi. Un ruolo “scomodo”, non retribuito, che Daniela  Depietri considera un’opportunità preziosa per introdurre qualche novità e smarcarsi, non sedendo in Consiglio Comunale dall’attuale Amministrazione. D’altronde, spiega, “la politica deve fungere da stimolo e non può esimersi dal fare critica qualora sia necessario seppure con uno spirito di collaborazione.  A me più che criticare piace partecipare alla costruzione di un progetto. In futuro ci aspettano numerose sfide, non ultima quella del futuro candidato sindaca/o”, sorride Depietri.

Il partito deve cambiare faccia, “svecchiarsi, coinvolgere i giovani. Lo so diciamo sempre le stesse cose ma alle parole devono seguire i fatti e non sempre questo è accaduto. Dobbiamo essere vicini alla gente, comunicare ciò che facciamo con umiltà e determinazione. Dobbiamo essere capaci di raccontarci anche ammettendo e denunciando pubblicamente i nostri errori, con coraggio”.

Numerose le idee a cui Daniela Depietri vuol dare forma: “il partito ha bisogno di organizzare iniziative per sostenersi e trovare una certa sicurezza economica ma oltre a questo tra i miei obiettivi vi è quello di far compiere un viaggio ai carpigiani pur facendoli restare seduti qui per mostrare loro cosa accade in altri Paesi, per trarre idee e spunti. Insomma per andare oltre Carpi e riportare poi qui, calate nella nostra realtà, delle buone prassi”. Depietri si definisce una “stalker. Parlerò con tutti. La sede del Pd di via Don Davide Albertario sarà aperta e io, unitamente al gruppo di lavoro che formerò nelle prossime settimane, sarò lì a disposizione di chiunque lo vorrà. Se ho imparato una cosa durante la mia esperienza di amministratrice è che il confronto è vitale. Tante volte ho amato progetti che poi ho dovuto accantonare perché i bisogni e le esigenze dei cittadini erano differenti e andavano in un’altra direzione. Occorre essere umili, lo ribadisco, e capire che spesso è necessario fare un passo indietro, accantonare i propri desideri e ascoltare ciò di cui necessita la cittadinanza”. Buon lavoro, c’è molto da fare e da recuperare.

Jessica Bianchi

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