L’autismo e il corso della vita: lectio magistralis del prof. Antonio Persico

Il professore Antonio Maria Persico è da poco entrato a far parte del Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze di Unimore

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Il professore Antonio Maria Persico è da poco entrato a far parte del Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze di Unimore in qualità di Professore di I Fascia di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza, e dirige il Programma di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza della A.O.U. di Modena – Policlinico. Noto a livello nazionale e internazionale nella ricerca sull’autismo: tra le numerose attività svolte negli ultimi anni, ha creato e diretto presso l’Università di Messina il Programma Interdipartimentale “Autismo 0-90”, che mira all’integrazione e alla crescita delle attività clinico-riabilitative, didattiche e di ricerca scientifica riguardanti il Disturbo di Spettro Autistico.

La sua lectio magistralis sul tema “L’autismo e il corso della vita” è al centro del convegno organizzato dalle associazioni del Coordinamento Autismo della Provincia di Modena che raduna le famiglie di persone con autismo della provincia: Aut Aut Modena, Tortellante, Frignaut di Pavullo, Sopra le Righe dentro l’Autismo di Carpi e i comitati di genitori di Mirandola, Cavezzo, Spilamberto, Sassuolo, Maranello e Vignola.

L’appuntamento è in programma sabato 12 marzo a Modena a partire dalle 9.30.

L’autismo è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale che provoca ristrettezza d’interessi e comportamenti ripetitivi. L’aumento esponenziale nelle diagnosi degli ultimi 20 anni ha imposto una sempre maggiore attenzione della ricerca in questo campo: oggi si stima che l’autismo riguardi 1 bambino ogni 80 nati, seppur nell’arco di un ampio “spettro” in cui si riscontrano livelli assai diversi di compromissione: dai casi più gravi con disabilità totale, a quelli di “alto funzionamento” che sono compatibili con una normale qualità di vita. Da tempo l’impegno sociale e sanitario nell’autismo non è più concentrato nel solo periodo infantile, in quanto è ormai acquisito che si tratti di una condizione che perdura per tutta la vita, con l’importante tema del cosiddetto “dopo di noi”, ovvero di garantire una adeguata assistenza anche dopo che vengono a mancare le famiglie.