Durante la pandemia abbiamo riscoperto l’importanza delle comunità locali, dei quartieri, delle piccole realtà commerciali. In un periodo dove ha regnato la distanza fisica il negozio di vicinato, nel suo legame con il territorio, ha dimostrato la sua importanza e la sua valenza a livello sociale. Costruire una realtà commerciale che non limiti la propria funzione nella componente imprenditoriale, ma che si proponga come un piccolo ma importante punto di riferimento, di incontro e di relazione per la comunità locale è sempre stato il sogno di Simona Reggiani, master coach professionista, e l’ha realizzato lo scorso dicembre aprendo L’Inchiostro Cartoleria Emozionale in via Ugo La Malfa, 1.
Perché hai scelto di definire la tua cartoleria emozionale e cosa significa?
“Inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi soltanto Cartoleria L’Inchiostro, ma dopo pochi giorni dall’apertura ho aggiunto anche l’aggettivo Emozionale. L’idea me l’hanno data le persone del quartiere che non conoscevo ma con cui si è creato sin da subito un legame. Le persone hanno riconosciuto in me una persona pronta ad ascoltarle e hanno iniziato a raccontarsi e a condividere appunto emozioni. Le stesse emozioni cerco di trasferirle negli articoli che si trovano all’interno del negozio. Oltre ai classi articoli di cancelleria per la scuola e l’ufficio, scelgo con molta cura i libri, gli articoli da regalo e i piccoli oggetti d’arredo perché credo nell’importanza di trasmettere sensazioni, ricordi, suggestioni. Devono far provare qualcosa”.
Articoli di bigiotteria, album, pochette, puzzle 4 D, gift box sono solo alcuni degli articoli che si trovano all’interno di L’Inchiostro Cartoleria Emozionale e ciascuno di essi è frutto della ricerca e della gentilezza con cui Simona Reggiani si approccia al mondo e agli altri, e al suo spirito di collaborazione e partecipazione che vuole sviluppare sempre più all’interno della cartoleria.
Che progetti hai in mente?
“Tanti. Vorrei organizzare laboratori di lettura per i bambini, aperitivi letterari, serate a tema all’aperto e vorrei coinvolgere la comunità anche in opere di bene ad ampio raggio. Per esempio mi piacerebbe pubblicare a mie spese un libro con le letterine di Natale dei bambini per ricavare dei proventi da donare al reparto di Oncologia pediatrica”.
Nelle periferie urbane, nelle comunità di quartiere pronte a riscoprirsi, nascono energie e sinergie vitali in grado di adattarsi ai bisogni e ai desideri dei propri abitanti. L’Inchiostro Cartoleria Emozionale è un esempio di come un semplice negozio possa proporsi come un luogo di relazione e di crescita realmente radicato nel territorio e in ascolto di esso: non solo una cartolibreria, ma anche uno spazio emozionale, di dialogo, di scoperta e di crescita.
Chiara Sorrentino