“Il nuovo ospedale? Noi ci siamo” ma Cmb guarda ben oltre Carpi

Due le parole chiave in Cmb, prudenza e lungimiranza: “occorre consolidare la crescita senza esagerare per non rischiare di perdere il controllo” e, spiega il direttore Risorse finanziarie e pianificazione, Marcello Modenese, “ci si deve concentrare là dove c’è redditività”, scegliendo con accuratezza i “propri clienti e operando le dovute selezioni” gli fa eco il presidente Carlo Zini.

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Da sinistra Paolo Zaccarelli, Carlo Zini e Marcello Modenese

Il suo cuore batte a Carpi ma la mente o, meglio, lo sguardo di Cmb spazia ben oltre. Quarta impresa di costruzione in Italia, viaggia veloce e diventa sempre più forte. A dirlo sono i numeri: in un clima di diffusa incertezza, col rincaro delle materie prime che influenza fortemente anche il settore costruzioni, la cooperativa conferma il trend di crescita del fatturato con un preconsuntivo 2021 di 727 milioni di euro, rispetto ai 537 dell’anno precedente. 

“Nel 2022 – sottolinea il direttore Risorse finanziarie e pianificazione, Marcello Modenese  il giro d’affari del gruppo ammonterà a oltre 730 milioni di euro, il più alto in cento anni di storia. Siamo presenti dal Trentino alla Sicilia ma a essere determinante è l’apporto della produzione all’estero. Da anni puntiamo all’internazionalizzazione e il nostro obiettivo, ovvero quello di esportare le nostre specializzazioni (ndr – ospedali e grattacieli), è stato pienamente centrato. Basti pensare che oggi circa 140 milioni di euro di giro d’affari provengono da cantieri in Danimarca e Svizzera”.

Il comparto costruzioni corre e, prosegue Modenese, “si fatica a reperire materiali e mano d’opera. Le merci arrivano in ritardo e i costi sono aumentati. Nel 2021 siamo cresciuti tanto ma questi rincari hanno inciso sulla redditività, dunque, per ovviare a tali difficoltà e tentare di recuperare, stiamo cercando di stabilizzare i rapporti con i nostri fornitori e siamo ottimisti”. 

Due le parole chiave, prudenza e lungimiranza: “occorre consolidare la crescita ma senza esagerare per non rischiare di perdere il controllo” e, aggiunge Modenese, “ci si deve concentrare là dove c’è redditività”, scegliendo con accuratezza i “propri clienti e operando le dovute selezioni” gli fa eco il presidente Carlo Zini. 

Leader nella finanza di progetto, Cmb nell’ultimo mese si è aggiudicata un contratto per la realizzazione della seconda fase dei lavori dell’Ospedale di Arzignano – Montecchio Maggiore (VI). D’altronde dal 2018 in poi, quando Cmb ha spiccato il volo iniziando a volgere lo sguardo all’estero, “cantieri del valore di oltre cento milioni sono diventati il pane quotidiano, la normalità”, aggiunge il direttore Risorse Umane, Paolo Zaccarelli. Un cambio di rotta accompagnato da un “forte processo di ricambio generazionale e da un deciso ringiovanimento delle risorse umane. Nel corso del 2022 – conclude Zaccarelli – assumeremo un altro centinaio di persone, che si andrà ad aggiungere agli attuali 600 dipendenti del Gruppo”. 

Carpi, pur ospitandone il nucleo centrale, non ha più molto da offrire a un’impresa che ha saputo andare ben oltre i confini nazionali. “Noi siamo profondamente legati a Carpi e se vi sono ambiti interessanti, e penso al nuovo ospedale, noi ci siamo. Quello ospedaliero è uno degli ambiti in cui Cmb si è specializzata sarebbe un onore realizzare a casa nostra il futuro nosocomio” conclude il presidente Zini. 

Jessica Bianchi