Famiglia vuole sangue no vax, accolto ricorso ospedale

Il giudice avrebbe in sostanza ritenuto che ci sono le garanzie di assoluta sicurezza nel sangue fornito dall'ospedale, qualsiasi sia la sua provenienza

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Il giudice tutelare di Modena ha accolto il ricorso dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna sul caso del bambino affetto da una cardiopatia, la cui famiglia rifiutava trasfusioni di sangue da donatori vaccinati contro il Covid-19, per un intervento a cui il piccolo deve essere sottoposto. Lo conferma l’avvocato Ugo Bertaglia, difensore dei genitori. Il giudice avrebbe in sostanza ritenuto che ci sono le garanzie di assoluta sicurezza nel sangue fornito dall’ospedale, qualsiasi sia la sua provenienza, rendendo così superabile l’obiezione dei genitori che vogliono che il sangue provenga da non vaccinati.

Per il Presidente dell’Ordine dei Medici di Modena Carlo Curatola “è una richiesta che non ha precedenti in termini di segnalazioni, né di impatto scientifico. Noi auspichiamo che al bimbo possano essere garantite le migliori cure nel più breve tempo possibile perché a noi quello che interessa è la salute del bambino. La comunità scientifica deve poter mettere al primo posto l’interesse per la salute del bambino.

Ci sono basi scientifiche per poter porre una tale richiesta?

“Assolutamente no, non esistono basi scientifiche che possano supportare su richiesta dell’interessato la scelta di un requisito attinente al donatore o alle caratteristiche del sangue”.