Soliera aumenta la sua dotazione di edilizia residenziale pubblica

Firmata la convenzione con Acer rispetto alla realizzazione di un nuovo condominio solidale e l’acquisizione di nuovi appartamenti di pronto-utilizzo di edilizia residenziale pubblica.

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Soliera, via Matteotti

Un nuovo condominio solidale con requisiti specifici per persone con disabilità e nuovi appartamenti ‘pronto-utilizzo’ di edilizia residenziale pubblica: è quanto comprende il piano di ampliamento della dotazione di alloggi pubblici predisposto dal Comune di Soliera, piano che ora entra in fase operativa grazie alla convenzione firmata con Acer, l’Azienda Casa dell’Emilia-Romagna.

Lo scorso mese di agosto l’Amministrazione Comunale aveva pubblicato un avviso pubblico per individuare nel territorio comunale un immobile da acquisire e destinare in parte ad alloggi Erp (edilizia residenziale pubblica) e in parte a persone con disabilità, sia che vivano con le loro famiglie o in completa autonomia. Conclusa l’indagine di mercato, sarà ora Acer a impostare l’istruttoria per valutare la congruità dell’unica offerta presentata e per attivare l’accesso al superbonus 110%, quantificando i vantaggi economici derivanti dalle agevolazioni. Oltre al 110%, verranno valutate ulteriori forme di finanziamento derivanti dal PNRR (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza).

Parallelamente un’ulteriore convenzione affida ad Acer la ricerca e l’individuazione di alcuni appartamenti immediatamente utilizzabili, da acquistare grazie a uno stanziamento del Comune di Soliera di 300mila euro. Anche in questo caso Acer si confronterà con l’amministrazione e i servizi sociali comunali, per individuare le migliori caratteristiche dimensionali e funzionali degli alloggi da acquisire.

“Mettiamo in campo un’operazione particolarmente impegnativa dal punto di vista finanziario – spiega Lucio Saltini, assessore comunale ai Servizi Sociali – per rispondere concretamente a un disagio abitativo reso particolarmente acuto per il sommarsi di tre eventi: la fine del blocco degli sfratti legato alla pandemia, la scelta di alcuni proprietari di non rinnovare i contratti d’affitto per avviare le ristrutturazioni con le agevolazioni fiscali in vigore, e l’aumento delle famiglie legate ad incertezza lavorativa che non sono in grado di accedere ai normali crediti bancari. I due interventi, particolarmente impegnativi per un Comune come il nostro, permetteranno di incrementare il patrimonio di alloggi pubblici e di rispondere ad esigenze sociali particolarmente significative. Resta tuttavia l’esigenza di riattivare il mercato delle locazioni private, senza il quale qualsiasi intervento pubblico non potrà che rivelarsi insufficiente”.